Il mercato immobiliare italiano crolla. Un effetto quasi scontato del continuo rialzo dei tassi della Bce, che viene certificato dai dati Istat sui primi tre mesi del 2023: il calo delle vendite e dei mutui è a doppia cifra. Nel primo trimestre dell’anno le compravendite sono scese del 5% rispetto al trimestre precedente e dell’11% rispetto a un anno prima. Per i mutui il crollo è ancora più evidente: sono diminuiti del 12,6% in un trimestre e del 31% in un anno.
Il mercato immobiliare italiano crolla. Calo dell’11% in un anno delle compravendite e del 31% dei mutui nel primo trimestre
Vero è che il mercato immobiliare aveva fatto segnare otto trimestri consecutivi di crescita tra il terzo trimestre del 2020 e il secondo del 2022, ma gli ultimi tre evidenziano una contrazione netta, che viene “trainata principalmente dall’abitativo, settore di spinta dell’intero mercato immobiliare”, come spiega l’istituto di statistica.
Il calo delle compravendite è diffuso in tutta Italia: nel settore abitativo si registra un -16,5% al Nord-Ovest, -16% al Centro, -7,8% al Nord-Est, -4,9% nelle Isole e -4,6% al Sud. Gli acquisti si sono ridotti sia nelle grandi città (-18,3%) che nei piccoli centri (-6,4%). Diverso il discorso per gli investimenti nel mercato economico, che crescono soprattutto al Sud (+5,5%), ma anche nel Nord-Est, nelle Isole e nel Nord-Ovest, con un calo al Centro. L’aumento riguarda sia i grandi che i piccoli centri. A questo si aggiunge l’avvertimento della Bce sull’immobiliare commerciale: in caso di crisi, il rischio è quello di un effetto a catena su tutta la filiera bancario-finanziaria.
Anche Bankitalia segnala un peggioramento nel terzo trimestre
Un peggioramento nel terzo trimestre è segnalato anche dalla Banca d’Italia nel “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”, relativo al 3° trimestre 2023. L’indagine riguarda l’andamento recente e le prospettive a breve termine del mercato immobiliare residenziale ed è condotta congiuntamente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate. Secondo l’indagine condotta presso 1.451 agenti immobiliari dal 25 settembre al 25 ottobre 2023, nel III trimestre il saldo tra giudizi di aumento e di diminuzione delle quotazioni immobiliari è divenuto più negativo, pur in presenza di una quota ancora maggioritaria di valutazioni di stabilità.
La domanda si mantiene debole: i giudizi di riduzione del numero dei potenziali acquirenti prevalgono su quelli di aumento
I tempi di vendita e lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali sono rimasti stazionari su livelli contenuti. La domanda si mantiene debole: i giudizi di riduzione del numero dei potenziali acquirenti prevalgono su quelli di aumento. Secondo gli agenti immobiliari le difficoltà di ottenere un mutuo per l’acquisto di un’abitazione si collocano su livelli che non si registravano dalla fine del 2014. I canoni di locazione sono indicati in aumento per il III trimestre, ma stabili per quello in corso. Le prospettive sugli andamenti del mercato immobiliare continuano a peggiorare con riferimento sia al proprio mercato sia a quello nazionale.