Il bonus psicologo si sblocca. Finalmente. Ma le risorse sono pochissime e l’incentivo economico per pagare le sessioni di psicoterapia, introdotto dopo la pandemia, andrà a pochissimi beneficiari. Oggi il decreto del ministero della Salute e del Mef incasserà il via libera della Conferenza Stato Regioni.
Il rischio, però, è di una delusione per molti. Per il 2023 sono stati stanziati solamente cinque milioni e per il 2024 soltanto otto. Se i fondi non dovessero aumentare, il bonus psicologo andrebbe solamente a circa 8mila persone, se non addirittura meno. E per questo in Parlamento diversi esponenti di opposizione e di maggioranza chiedono un aumento degli stanziamenti.
Pochi fondi, il bonus psicologo rischia di essere un flop
Il decreto definirà chi potrà richiedere il beneficio che quest’anno è più alto, salendo da 600 a 1.500 euro a persona. Dovrebbe restare il criterio reddituale: al momento è ritenuta probabile una conferma del tetto Isee di 50mila euro. Novità nel testo dovrebbero riguardare anche la scadenza per la richiesta del bonus e la modalità di pubblicazione della graduatoria dei beneficiari.
Come detto, i fondi sono pochi. Pensiamo che nel 2022 sono state accettate solamente 40mila domande a fronte di 400mila richieste: in quel caso c’erano a disposizione 25 milioni. Ora sono un quinto, il che vuol dire che parliamo di circa 8mila domande che potrebbero essere accolte. Peraltro il bonus è più alto (fino a 1.500 euro) e questo può voler dire un ulteriore dimezzamento dei beneficiari.
Proprio per questa ragione il Parlamento chiede più soldi, su un tema che negli ultimi giorni è stato al centro delle cronache anche grazie agli appelli di Fedez e alla raccolta di 300mila euro firme. Sia le opposizioni che la maggioranza chiedono di aumentare gli stanziamenti: Forza Italia, con Licia Ronzulli, punta ad aumentare i fondi con la manovra, passando da 5 a 15 milioni per quest’anno e poi a 40 nel 2024. Il Pd, invece, chiede di stanziare 50 milioni l’anno.