Meloni contro Lilli Gruber: la premier e la conduttrice di Otto e mezzo hanno dato vita a una polemiche a distanza. Le due non sono nuove a discussioni sui temi politici e non solo. Diverse le diatribe in passato tra loro.
Meloni contro Lilli Gruber
In queste ore sta andando in scena un scontro verbale a distanza tra la premier Giorgia Meloni e la giornalista Lilli Gruber. La conduttrice nell’ultima puntata di Otto e mezzo su La7 rivolgendosi a Francesco Specchia di Libero ha detto: “Tu non potrai negare che in Italia ci sia forte cultura patriarcale e che questa destra destra al potere non la sta proprio contrastando tanto”. E ha aggiunto: “Sì, abbiamo una donna come presidente del Consiglio, però ci tiene a essere chiamata “il” presidente del Consiglio, per me un mistero della fede. Sarà anche questa una cultura di destra patriarcale?”.
La risposta della premier è arrivata sui suoi canali social: “Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo. Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di “cultura patriarcale” della mia famiglia. Davvero senza parole”.
Infine, la replica della giornalista al post della Meloni: “Ritengo che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione”. Poi, la conduttrice, nella sua nota, rivolge un invito alla premier: “Ringrazio Meloni per l’attacco che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata. Le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte”.
Tutti gli scontri tra la premier e la conduttrice
Diversi e anche recenti sono gli attacchi che la Gruber ha fatto alla premier Meloni: “Ora è presidente del Consiglio, ma ugualmente vive costantemente sulle barricate: in tempi così critici avremmo bisogno di non dividere il Paese in amici e nemici”, dichiarava lo scorso settembre in un’intervista al Corriere della Sera. “Sembra le risulti difficile togliersi l’abito della comiziante d’opposizione per mettersi quello istituzionale di premier», e illustra la sua visione a poco meno di un anno dall’insediamento del governo di centrodestra. Secondo Gruber, su Nato e conti pubblici, l’esecutivo «ha le mani legate, e quindi si muove in continuità con i precedenti governi, come in sostanza anche nei rapporti con l’Europa. Siamo lontani dalla propaganda sovranista di quando stava all’opposizione. Sul fronte interno invece cavalca i temi identitari di una destra reazionaria”.
Poi, la conduttrice sul 25 aprile e sulle commemorazioni della strage di Bologna: “Forse teme di perdere consensi o di rinnegare la sua storia di militanza nel Movimento sociale, un partito apertamente neofascista”. “Il pericolo – continua – è che questi rigurgiti vengano legittimati da alcuni esponenti della maggioranza. La destra sta conducendo una legittima battaglia culturale contro quella che definisce “l’egemonia” della sinistra. Il rischio è che si finisca per dare dignità a pulsioni retrive, xenofobe e antidemocratiche che la nostra Repubblica finora è riuscita a tenere ai margini”.
Mentre nel 2019 al centro del botta e risposta tra le due, la partecipazione della leader di Fratelli d’Italia al Congresso Mondiale delle Famiglie. “Meloni, voglio sapere qual è la sua idea di famiglia tradizionale visto che lei vive more uxorio col suo compagno, ha fatto una figlia, non si è sposata. Dove sta tutta questa modernità in questa roba di Verona?“, chiedeva la conduttrice di rispondere però in modo sintetico. “No, rapida no! Perché io devo rispondere visto che mi avete detto una serie di cose completamente false (…) Contro questo congresso si è messa in moto la Internazionale del politicamente corretto. Tutti quanti voi state lì a scrivere intere paginate e nessuno di voi dice niente sul fatto che il 21 e 22 aprile a Milano c’è un’iniziativa organizzata dagli islamici dove hanno chiamato a parlare un signore che su internet spiega come si bastonano le mogli. Su questo nessuno ha detto una parola, vuol dire che non siete sinceri“.
“Basta, basta. Meloni, le tolgo l’audio, vi tolgo l’audio. Anche perché lei viene qua e il ‘voi’ lo dice a qualcun altro!“, la risposta della Gruber. Seccata continua la Meloni: “Io dico quello che voglio. Lilli Gruber, io non sono una che si fa intimidire. Voi mi avete fatto tre domande uguali quindi la pensate ugualmente e io vi sto rispondendo. Vi potrò rispondere o devo stare zitta così potete fare il vostro comizio? …“.