Il rialzo dei tassi d’interesse rischia di distruggere le famiglie italiane. Ben 500mila sono quelle a rischio a casa delle rate dei mutui troppo alte. E i tassi alti ancora per diversi trimestri, promessi dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, non possono che preoccupare le famiglie.
Il calcolo che evidenzia le difficoltà nel mercato immobiliare viene effettuato dal Sole 24 Ore con OsservatorioSalvaLaTuaCava di Nomisma e Save Your Home: i mutui a rischio sono vicini ai 500mila, con un valore totale che sfiora i 60 miliardi.
Quando scatta l’allarme per i mutui
La soglia d’allarme considerata è quella che viene fuori dal rapporto tra l’importo della rate e il reddito disponibile delle famiglie: quando supera il 50% scatta l’allerta. Solitamente, tra l’altro, le banche concedono finanziamenti con rate che non siano superiori a un terzo del reddito netto familiare. I rialzi dei tassi hanno ovviamente vanificato questa prassi per i mutui variabili. E va peggio a chi ha ancora più della metà degli anni di contratto da pagare e ha quindi tanti interessi da versare alle banche.
Le famiglie a rischio
Lo studio parte da alcuni dati. Innanzitutto il mutuo medio considerato che è da 120mila euro: una rata che a inizio 2022 costava 400-500 euro, oggi può arrivare a 800-900 euro. Motivo per cui vengono ritenute preoccupanti le situazioni delle famiglie a basso e medio reddito, quelle che arrivano fino ai 1.900 euro netti mensili, ovvero circa 40mila lordi annui. In questi casa la rata può superare anche il 60% del reddito.
Dal 2012 al 2022 in Italia sono stati erogati mutui per 413 miliardi e circa un terzo (160 miliardi) sono a tasso variabile. Dal calcolo vengono esclusi i mutui del 2023 (con i tassi già alti, il rapporto tra rata e reddito dovrebbe già essere adeguato) e quelli con una durata inferiore alla metà del periodo previsto, come spiega Roberto Anedda, consulente di Nomisma. Vengono esclusi anche i mutui sotto i 10 anni.
Con queste eccezioni si scende a circa 100 miliardi. Si considerano poi le fasce di reddito fino a 1.500 euro, quelle più esposte. In questi casi si supera il 50-60% della rata e questa fascia vale circa il 23% del totale, ovvero 23 miliardi. Poi si sale tra i 1.500 e i 2.000 euro di reddito: in questi casi si raggiunge fino al 50% del reddito con la rata e viene rappresentato un ulteriore 35%, ovvero 35 miliardi. In totale la cifra dei mutui a rischio è vicina ai 60 miliardi, che può scendere a 40 se si ipotizza che molte famiglie siano riuscite, nel 2022, a strappare un tasso fisso sotto il 3%. Nella prima delle due fasce ci sono 190mila famiglie, nella seconda altre 290mila. Per un totale di famiglie a rischio vicine alle 500mila.