Da una parte 359 “idonei” che aspettano dal 2021 di essere chiamati per iniziare a lavorare per la pubblica amministrazione sarda. Dall’altro, Regione Sardegna che, nonostante quella lunga graduatoria, organizza (a pochi mesi dalle elezioni) un nuovo concorso, con sperpero di finanze pubbliche. In mezzo, la società che quel concorso dovrebbe gestirlo per conto della Regione, la quale cerca personale su Subito.it.
Bene, bravo… bis
È il paradosso (e l’ingiustizia) che stanno vivendo le centinaia di lavoratori ritenuti idonei alla mansione di “istruttori amministrativi C1”, a seguito del “Concorso pubblico per titoli ed esami (…) per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 21 istruttori amministrativi, categoria C, livello 1” indetto dall’Agenzia per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (Laore) nel 2021. Una lista che oggi è l’unica graduatoria di idonei istruttori amministrativi C1 esistente nell’intero Sistema Regione.
Un “serbatoio” che però non viene utilizzato dalla giunta di Christian Solinas dal quale “pescare” i nuovi dipendenti della burocrazia regionale. E questo nonostante Regione Sardegna e le sue varie agenzie siano gravate di una pesantissima carenza di organico, tanto che molte da mesi risultano di fatto paralizzate. Una realtà per nulla negata dalla giunta sardista-leghista, che infatti il 28 ottobre 2021 ha indetto un concorso per “il reclutamento a tempo pieno e indeterminato di n. 98 unità di personale da inquadrare presso l’Amministrazione regionale e gli Enti, Agenzie e Aziende del sistema della Regione Autonoma della Sardegna, nella categoria C – livello retributivo C1 – profilo professionale “istruttore amministrativo””. Ed è naturale chiedersi perché spendere i fondi pubblici per trovare 98 “istruttori amministrativi categoria C1”, quando ne hai ben 359 già belli, pronti e selezionati?
Gatta ci cova… si avvicinano le elezioni in Sardegna
“Perché siamo sotto elezioni”, risponde (neanche tanto) ironica Samanta Vinci, combattivo quanto preparato membro del comitato Idonei Laore Uniti, “e Solinas utilizza il concorso come arma di consenso”. Un sospetto alimentato anche dal fatto che questo concorso era stato indetto due anni fa, ma solo ora la Regione ha accelerato bruscamente l’iter, al fine di poterlo svolgere entro fine dicembre. E ciò nonostante (e qui siamo all’assurdo) il Consiglio Regionale l’8 agosto scorso durante la discussione del Collegato alla manovra finanziaria 2023, abbia approvato all’unanimità un emendamento che disponeva lo scorrimento delle graduatorie Laore.
Una questione personale
“L’accelerazione della procedura concorsuale confligge con quanto legiferato dal Consiglio Regionale”, sottolinea la consigliera regionale Carla Cuccu, che ieri ha presentato un’interrogazione all’assessora regionale al personale, Andreina Farris. Inoltre la Cuccu avverte che “essendo lo scorrimento delle graduatorie Laore diventato legge, si rischia di determinare ulteriori disfunzioni e problematiche gestionali e di esporre verosimilmente l’amministrazione a prevedibili contestazioni e/o ricorsi”.
Ma ancora non è finita: non solo manca il personale per fare andare avanti la burocrazia regionale, manca anche quello per espletare i concorsi che quel personale dovrebbe cooptare. Tanto che la società vincitrice dell’appalto (un affidamento diretto, senza gara, da 132.550,32 euro), la Ales Concorsi, il 13 novembre scorso ha pubblicato sul portale Subito.it un annuncio col quale ricerca personale per “Assistenza alla commissione per concorsi pubblici”, la cui mansione consisterà nell’assistenza e interazione con la commissione d’esame e i candidati, in maniera telematica per il periodo compreso tra il 4/12/2023 al 18/12/2023”.
Un’attività svolta da remoto e infatti i candidati dovranno “essere in possesso di Pc fisso o portatile idoneo all’utilizzo di software per effettuare chiamate in videoconferenza in ambiente silenzioso; avere una connessione internet stabile; avere dimestichezza nell’utilizzo del pacchetto Office, Excel in particolare. N.B. La connessione tramite Hotspot non è considerata stabile”.
Il muro di gomma della Regione Sardegna
Solinas ha però deciso di andare avanti, contro tutto e tutti, nonostante il Comitato abbia avvertito in tempi non sospetti sia lui, sia l’assessora Farris, della scelta al di fuori delle norme. Il 6 settembre 2023, infatti, il Comitato ha inviato una Pec con la quale richiedeva a Regione un “provvedimento in autotutela per l’annullamento del bando”per i 98 nuovi istruttori amministrativi. Nella mail si ricordava inoltre che Ue, Corte dei Conti e giurisprudenza amministrativa, nell’ottica del risparmio delle finanze pubbliche, hanno più volte sostenuto come “lo scorrimento delle graduatorie è assurto quasi a regola generale, mentre l’indizione di nuovi concorsi costituisce l’eccezione da motivare adeguatamente e non solo congruamente rispetto ai principî di cui all’art. 97 della Costituzione, ma anche conformemente agli obiettivi di alleggerimento dell’incidenza sulla finanza pubblica”.
Una Pec caduta nel vuoto. “Quando abbiamo incontrato l’assessore Farris per chiederle le giustificazioni legali del nuovo concorso, ci ha risposto che era impossibile per una Regione annullare un concorso ormai indetto, senza però saperci fornire alcun riferimento legale – racconta Vinci -. E quando le abbiamo fatto notare che scorrere le graduatorie avrebbe significato risparmiare denaro pubblico, ci ha risposto che ‘eravamo ignoranti’ e che ‘tanto quelli non sono soldi nostri’…”.