Sarà un caso ma in queste ore sulle riforme costituzionali, la maggioranza che sostiene il governo di Giorgia Meloni ha impresso una clamorosa accelerata. Proprio ieri prima c’è stato l’annuncio che il testo del disegno di legge costituzionale sul premierato è arrivato al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poche ore dopo dalla commissione Affari costituzionali del Senato è stata comunicata la fine dell’esame sul disegno di legge relativo all’Autonomia differenziata fortemente voluta dal ministro Roberto Calderoli.
Riforme e autonomia per la deriva sovranista
Proprio su quest’ultimo provvedimento il presidente di Fratelli d’Italia della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Alberto Balboni, ha esultato: “Sono molto soddisfatto del metodo con cui abbiamo lavorato in commissione, che sempre ha privilegiato il confronto nel merito, anche aspro ma mai pregiudiziale, consentendo un significativo miglioramento del testo”. Di tutt’altro avviso il Movimento 5 Stelle con Roberto Fico che ha commentato: “Il premierato è l’ennesima idea sbagliata per dare un colpo al parlamento. Negli ultimi anni tutti i partiti si sono lamentati della debolezza del parlamento. E cosa succede? Che si vuole dare più forza al governo e non stabilità legislativa a governo e parlamento”.
Ancor più duro Giuseppe Conte che rivolgendosi agli italiani e commentando quest’accelerazione su Autonomia e Premierato ha tuonato: “Non vi fate distrarre dal dibattito sulle riforme perché il tema è la manovra”.