Negli ultimi giorni lo spread è tornato stabilimente sotto la soglia psicologica dei 200 punti base. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi preoccupa un po’ meno, nonostante rendimenti ritenuti ancora elevati. Ma non c’è dubbio che negli ultimi mesi, in particolare da settembre, il livello sia nettamente salito.
Per la Bce questo andamento ha una spiegazione ed è imputabile soprattutto all’operato del governo guidato da Giorgia Meloni e alle notizie relative alla manovra. Un dato evidenziato dalla Banca centrale europea nel suo bollettino.
Spread in salita, la Bce dà la colpa alla manovra Meloni
Come spiega la Bce nel bollettino, in Eurozona i rendimenti dei titoli di Stato decennali “si sono generalmente mossi in linea con i tassi a lungo termine privi di rischio. Durante il periodo in esame le variazioni dei differenziali sui titoli di Stato sono state molto contenute, con l’eccezione del differenziale italiano, che si è in qualche misura ampliato”.
L’aumento dello spread italiano, quindi, è un’eccezione nell’Eurozona. E la spiegazione viene data dalla stessa Bce, secondo cui questo è avvenuto “verosimilmente per effetto di fattori idiosincratici collegati, tra le altre cose, alle notizie riguardanti le misure fiscali previste dalla legge di bilancio nazionale”.
In generale, l’Eurotower evidenzia il richiamo sulle manovre di bilancio, affinché vengano “formulate con lo scopo di accrescere la produttività dell’economia dell’area dell’euro e ridurre gradualmente l’elevato debito pubblico”.