L’America sostiene la politica genocida del governo Netanyahu. Fornisce soldi e armi. Aiuta il più forte a massacrare il più debole: bombe su ospedali, ambulanze, scuole. È immorale.
Ubaldo Zaffi
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Gentile lettore, l’America e Israele sono moralmente indifendibili. Così come gli scodinzolanti europei. Non ha visto Meloni, Macron, Ursula, Metsola e compagnia bella correre a solidarizzare con Bibi Netanyahu mentre lui massacrava i civili, di cui oltre 3.000 bambini al ritmo di 1 bambino ogni 10 minuti? Ma i nostri leader sono solo servi. Ho sentito più volte negli Stati Uniti questa frase: “L’America comanda il mondo, Israele comanda l’America”. C’è del vero e gli israeliani lo sanno bene. Qualche anno fa Netanyahu in tour elettorale con al seguito giornali e tv entrò in una casa di coloni. Uno di loro gli disse che era fondamentale non inimicarsi mai l’America. Netanyahu, forse dimentico delle telecamere accese, rispose: “Tranquillo. Controlliamo facilmente l’America. Fa quello che le diciamo”. Più chiaro di così. E in virtù di tale controllo, esercitato tramite le potenti lobby ebraiche statunitensi, la politica americana fa di tutto per compiacere Israele. Biden e Netanyahu si odiavano cordialmente fino all’altro giorno, per storie risalenti alla presidenza Obama, ma dopo l’attacco di Hamas l’americano si è precipitato a Tel Aviv. Biden spera che le lobby ebraiche lo aiutino nella corsa alla Casa Bianca. Per ora i sondaggi vedono nero. Biden non toglie voti ai repubblicani, che sono filo-Israele, e potrebbe perderne dai democratici, tra i quali crescono i sentimenti a favore dei palestinesi.
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