L’Aifa ha messo a punto quella che sarà una vera e propria stretta sulla pillola anticoncezionale. Sarà gratuita solamente per le donne fino ai 26 anni e andrà ritirata al consultorio o in una struttura pubblica come gli ospedali.
La nuova strategia del cda di Aifa sui farmaci per evitare la gravidanza prevede regole più stringenti rispetto a quelle inizialmente preventivate: i medicinali non saranno disponibili gratuitamente per tutte le donne, ma solo per alcune.
La stretta dell’Aifa sulla pillola anticoncezionale
Il consiglio d’amministrazione aveva chiesto un parere alle Regioni che hanno dato il via libera a questa impostazione. Il cda si è opposto, a maggio, alla commissione tecnico scientifica che aveva chiesto di dare gratis la pillola a tutte le donne, dietro ricetta medica. Era arrivato lo stop a questa proposta, sostenendo che costava troppo (circa 140 milioni).
Per il cda si deve fare diversamente e ora la commissione dovrà decidere, avendo la possibilità di dare un parere vincolante. Sembra però probabile che accetti la nuova strategia, anche perché altrimenti ci sarebbe un contro-blocco da parte del cda. Che, sicuramente, tiene in considerazione la linea del governo.
C’è un altro problema su questa stretta: i consultori in molte zone sono pochi, soprattutto al Sud. Una differenza abissale rispetto alle farmacie, presenti ovunque. Sulla base dei dati regionali si può immaginare che questa misura possa costare circa 5 milioni di euro l’anno, cifra molto lontana dai 140 stimati da Aifa e che fa capire come i consultori siano poco utilizzati.