Far conoscere i vini sardi nel mondo. A qualunque prezzo. Sembra questa la missione dell’assessora all’Agricoltura della Regione Sardegna, la leghista Valeria Satta. E “a qualunque prezzo” lo si deve intendere in maniera letterale, visto che per accompagnare 13 cantine della Sardegna all’International Wine Expo Chicago (Usa), organizzato dalla società Wine Expo (Iwe) in collaborazione con Vinitaly, il 22 e 23 ottobre scorsi, il suo assessorato ha sborsato ben 201.777,51 euro.
Far conoscere i vini sardi nel mondo. A qualunque prezzo. Sembra questa la missione dell’assessora all’Agricoltura della Regione Sardegna, la leghista Valeria Satta
Una cifra enorme per due giorni di esposizione, uscita dalle casse dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura (Laore). Per la kermesse, la giunta di Christian Solinas, di delibere di spesa ne fa ben due: la prima datata 6 luglio 2023 che prevedeva di sovvenzionare “una collettiva di 10 PMI regionali del settore vitivinicolo, per un costo massimo presunto di euro 70.000”. E una seconda del 29 settembre che parla di una “collettiva composta da un numero di circa quindici Pmi, per un costo massimo complessivo presunto di euro 160.000”.
In tre mesi i partecipanti aumentano di un terzo, mentre i costi raddoppiano… (anche se poi a partire saranno solo 13 cantine). Una spesa enorme, tenuto conto che nel bando della Regione si specifica che i costi di viaggio e alloggio sono a carico degli imprenditori, come si legge nella delibera n. 23/12 del 6/07/23: “L’Agenzia Laore acquisirà l’area espositiva e sosterrà i costi di allestimento relativi alla partecipazione delle PMI selezionate con avviso pubblico, nonché tutti i relativi servizi connessi, tra cui la comunicazione relativa alla partecipazione all’evento”.
Così gli imprenditori si sono dovuti fare carico delle “(…) spese per i voli e relativi trasferimenti negli USA, vitto, alloggio del personale aziendale; le spese per invio, stoccaggio e ritiro dei prodotti; eventuali spese di interpretariato”. Non proprio un servizio completo, quello offerto da Laore. Impossibile sapere il costo complessivo per gli spazi e le masterclas (perché non sono riportati nel documento di Laore), ma da Chicago alcuni partecipanti alla kermesse fanno sapere a La Notizia che sono molto inferiori alla cifra stanziata (“secondo me hanno speso la metà di quanto stanziato in delibera”, dice una fonte che chiede l’anonimato).
Inoltre, ai 160mila euro della partecipazione vanno poi aggiunti i 14.264,51 euro conferiti senza gara all’emittente locale “Telesardegna S.r.l.” per “l’acquisizione dei servizi relativi alla produzione e messa in onda di speciali redazionali relativi alla partecipazione all’IWW», il 18 ottobre 2023. Ma in quella stessa data Laore dà (sempre senza gara) anche un affidamento da 27.513 alla “PBM Pubblicità Multimediale S.r.l.” (cioè al gruppo Unione Sarda, il principale quotidiano dell’Isola) “per la produzione e messa in onda di speciali redazionali relativi alla presenza della Regione Sardegna all’‘International Wine Expo Chicago’…”. Così il conto per la trasferta delle 13 aziende e dell’assessore con il suo entourage raggiunge il totale di 201.777,51 euro (Iva inclusa).
Oltre 40mila euro per la copertura mediatica assegnati senza gara a Telesardegna e Pbm-Unione sarda
Una cifra monstre, che fa impallidire i costi sostenuti in passato dall’assessorato per eventi simili, come i 91.677 euro pagati per partecipare a ottobre alla Wine Week di Milano; o i 140mila stanziati per la partecipazione a Sana Bologna di settembre scorso (dove Regione sponsorizzava una “collettiva composta da un numero minimo di 4 a un massimo di 10 PMI agro-alimentari che certificano prodotti biologici”), o i 68mila finiti al festival di Sloow Food di Bra. Tutte manifestazioni che l’agenzia regionale accompagna con immancabili appalti per la copertura mediatica. Soldi che finiscono a Telesardegna e Pbm: solo per Bra, per esempio, stanzia 5.500 euro a Telesardegna e 6.500 a Pbm.
Artefice dell’operazione Chicago, nonché grande protagonista in terra Usa, è stata l’assessora Satta. Una figura che fin dalla nascita della giunta Solinas ha fatto molto discutere: infatti prima di essere folgorata dal Capitano nel 2015, Satta era stata l’immagine di Forza Nuova a Cagliari (fu candidata capolista alle politiche del 2013 a Cagliari). Convertitasi al Carroccio, nel 2019 era stata nominata da Solinas a sorpresa (alle regionali aveva preso meno di 400 voti) assessora agli Affari generali e al Personale, tra le polemiche, visto anche il solo diploma all’istituto agrario e la mancanza di competenze per gestire una macchina complessa come quella del personale della Regione, secondo i detrattori.
Salta il processo per abuso d’ufficio
Della sua guida dell’assessorato al Personale (prima di essere “trasferita” all’Agricoltura dopo un rimpasto) si ricorda soprattutto l’inchiesta che l’ha vista coinvolta, insieme con il presidente Solinas, per abuso d’ufficio e tentata concussione. Il fascicolo aperto dal pm Andrea Vacca, riguarda due nomine ritenute illegittime dalla procura di Cagliari: quella del dg della Protezione civile della Regione Sardegna, Antonio Pasquale Belloi, e quella dell’allora dg della presidenza della Giunta, l’avvocata Silvia Curto.
Per quell’inchiesta l’allora capo di gabinetto della presidenza, il giudice del Consiglio di Stato Maria Grazia Vivarelli, accusata anche di induzione indebita, nell’ottobre 2022 era stata condannata in abbreviato a 2 anni e 8 mesi. Venerdì scorso Satta era attesa in un’aula a Cagliari per la seconda udienza del processo, ma è risultata assente per impegni istituzionali. Era a Roma, in attesa di dirigersi a Chicago.
La replica dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura
L’Agenzia Laore Sardegna è stata incaricata dalla Giunta regionale di curare l’organizzazione della partecipazione di una Collettiva di PMI sarde all’International Wine Expo Chicago, evento internazionale dedicato al settore vitivinicolo. La partecipazione all’evento è qualificata come aiuto in esenzione ai sensi del Regolamento (UE) n. 2022 /2472, da erogarsi sotto forma di servizi agevolati. L’aiuto è stato debitamente comunicato alla Commissione Europea (Informativa SA.106617/2023 XA) e rientra nell’ambito della promozione dei prodotti agricoli e alimentari per gli anni 2023-2029. I fondi stanziati, come risulta dalle Deliberazioni della Giunta Regionale n. 23/12 del 6 luglio 2023 e n. 31/44 del 29 settembre 2023, sono economie derivanti da pregressi bandi di intervento riguardanti aiuti diretti alle micro, piccole e medie imprese previsti per le medesime finalità. Le aziende partecipanti sono state selezionate tramite avviso pubblico, a seguito del quale sono state ammesse 13 cantine (v. determinazione del Direttore del Servizio Programmazione di approvazione della graduatoria finale n. 1189 del 1^ settembre 2023). In relazione ai fondi a disposizione, nell’articolo risulta erroneamente indicata la somma di 201.777,51 euro. Lo stanziamento per l’organizzazione dell’evento, invece, come si evince dalle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale – peraltro citate – è pari all’importo totale massimo di 160.000,00 euro, comprensivo, pertanto, anche dei costi necessari per la realizzazione degli speciali redazionali da parte delle emittenti televisive regionali. A tali fondi sono stati aggiunti 3.517,62 euro presenti nel bilancio di Laore, destinati alle attività di valorizzazione e promozione dei prodotti locali, per uno stanziamento totale iniziale di 163.517,62. Di questi, 97.550,00 euro (120.997,00 euro includendo IVA e spese connesse alla procedura di affidamento) riguardano l’acquisizione di circa 110 mq di spazi dedicati alla Collettiva, i servizi di assistenza tecnico-logistica e di interpretariato, nonché la realizzazione delle attività di promozione dei vini sardi durante due masterclass, mentre 22.160,00 euro (27.513,00 euro comprensivi di IVA e costi della procedura) sono da imputare alla realizzazione dello speciale redazionale affidato alla concessionaria PBM. Con riferimento, invece, alla società TeleSardegna, il servizio relativo allo speciale non è stato acquisito, pertanto le somme prenotate e/o già impegnate verranno annullate e successivamente disimpegnate. L’impegno di spesa per l’organizzazione e la pubblicizzazione dell’evento è pertanto in realtà pari a euro 148.510,00 euro, di cui 28.800,00 euro per IVA e costi delle procedure (l’importo netto stanziato per l’acquisizione dei servizi è pertanto pari a euro 119.710,00). Il costo effettivo della partecipazione all’evento potrà invece essere determinato solamente a seguito delle necessarie attività di rendicontazione. Con riferimento agli affidamenti si precisa infine che, come doveroso per ogni Pubblica Amministrazione, tutte le procedure si sono svolte nel rigoroso rispetto della normativa in materia di appalti pubblici.
Per informazioni più specifiche e puntuali si rimanda alle sezioni dedicate all’International Wine Expo Chicago del sito dell’Agenzia Laore:
https://www.sardegnaagricoltura.it/index.php?xsl=2734&tdoc=&s=14&v=9&c=3501&id=106921
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https://www.sardegnaagricoltura.it/index.php?xsl=2734&tdoc=&s=14&v=9&c=3501&id=107498
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La risposta dell’autore
Gentile direttore dell’Agenzia Laore, La ringrazio molto per il chiarimento sulle singole voci di spesa della spedizione oltreoceano, pagata dai contribuenti. Voci di spesa che non sono presenti nella delibera dell’Agenzia Laore, che riporta esclusivamente la cifra complessiva: 160 mila euro. In realtà, i documenti raccontano di 70 mila euro preventivati inizialmente per l’invio di 10 cantine, ai quali poi se ne aggiungono ulteriori 90 mila perché le cantine sono nel frattempo diventate 13, con buona pace della proporzionalità e delle economie di scala… Grazie a lei, ora sappiamo che quei 110 mq di spazio alla fiera di Chicago, utilizzati per 48, sono costati 120 mila euro. Cifra che come spiega, ha coperto anche i servizi “di assistenza tecnico-logistica e di interpretariato”. Non si capisce bene per chi, visto che la stessa Laore nel suo bando per la scelta delle cantine partecipanti, ha specificato che trasferimenti, alberghi, vitto, attività di interpretariato, spese per invio del materiale, per il suo stoccaggio e il suo ritiro, assistenza al bancone continuata per l’intero orari di apertura della manifestazione, erano tutte a carico delle 13 cantine partecipanti.
Circa le somme destinate alla pubblicità dell’evento, la delibera di spesa non ne specifica chiaramente l’origine. Oggi lei ci fa sapere che erano compresi in quei 160 mila euro. Benissimo, si risparmia… (anche se sommando120.997 (location e servizi) + 3.517,62 (attività di valorizzazione e promozione dei prodotti locali) + 27.513 (appalto Pbm) + 14.264 (appalto Telesardegna), il risultato fa 166.291,62 euro, cioè più della cifra stanziata. Ma capiamo che sono spiccioli…). Molto chiari, invece, sono i due affidamenti senza gara dati da Laore a Pbm e Telesardegna, gli stessi soggetti ai quale la sua Agenzia appalta regolarmente incarichi simili. Sempre senza una gara competitiva, alla faccia della rotazione. Ciò che invece non comprendiamo è il motivo per il quale l’opera di Telesardegna era ritenuta essenziale fino alla partenza per gli Stati Uniti, tanto da darle un incarico senza gara, mentre ora, al ritorno dagli Stati Uniti, sia ritenuta inutile. Inoltre, saremo molto curiosi di vedere il risultato finale dei servizi prodotti da Pbm, i quali, come lei ben sa, dovranno caratterizzarsi in maniera più che visibile, come pubbliredazionali e non come servizi giornalistici, essendo stati fatti “su commissione”. Ma non dubitiamo che ciò avvenga, anche in considerazione del fatto che il collega inviato negli Usa è stretto parente del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna.
Andrea Sparaciari