L’ingerenza dei partiti sulla burocrazia crea paradossi che il cittadino stenta a comprendere. Come dimostra la nomina della sig.ra Lucia Lo Palo alla presidenza di Arpa Lombardia, l’Agenzia deputata a svolgere fondamentali controlli sull’ambiente della Regione più inquinata e produttiva d’Italia. Lo Palo, come certificato dallo stesso Pirellone, non ha alcun titolo di studio per svolgere quell’incarico. Come rivelato da La Notizia, infatti, non è in possesso di una laurea in materie attinenti all’attività di Arpa. Anzi, non ha proprio una laurea, visto che possiede solo l’attestato di maturità linguistica, ottenuto nel 1998 con la votazione di 80/100.
Il caso della presidente di Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo, sollevato da La Notizia. La Regione blinda la dirigente: “Basta il diploma”
Un’evidenza mai chiarita dalla diretta interessata, che aveva spinto la consigliera regionale M5S, Paola Pollini, a chiedere ai vertici del Pirellone sia il curriculum vitae della neo-presidente sia se la Regione non ritenesse di revocare tale nomina “qualora risultasse che la stessa non sia in possesso di un titolo di studio conforme ovvero non sia in possesso di una laurea in materie tecnico-scientifiche”.
Pochi giorni fa, la Regione ha risposto, confermando l’assenza della laurea. Non solo, ha anche aggiunto che non vi è alcuna intenzione di revocarne la nomina, in quanto “(…) si fa presente che né la legge istitutiva dell’Agenzia, né il Regolamento Organizzativo vigente, prevedono il possesso di requisiti di titolo di studio, esperienze professionali o particolari competenze, per l’assunzione della carica di Presidente”. Quindi chiunque può presiedere Arpa. Ma questo non è il solo paradosso di questa storia: Regione sottolinea che “Requisiti specifici sono invece espressamente previsti per la figura del Direttore generale che, in quanto responsabile della gestione dell’Ente: ‘deve essere in possesso di diploma di laurea ed avere competenze ed esperienze professionali coerenti con le funzioni da svolgere’…”.
Il paradosso sta nel fatto che a nominare il Direttore (con laurea) è il Presidente (anche senza laurea)… “Ovviamente nulla di personale con la sig.ra Lo Palo, ma sarebbe lecito aspettarsi che la figura posta al vertice di Arpa fosse selezionata con criteri che mettano al primo posto la comprovata formazione e l’esperienza professionale in materie ambientali – commenta Pollini -. È importante sia così, perché altrimenti, chi vuole pensar male, potrebbe dedurre che i meccanismi di selezione non riguardino criteri tangibili e comprovati, quanto piuttosto politici. Fortunatamente, la figura scelta per il ruolo di Direttore (Fabio Cambielli, laureato in Scienze biologiche, master in Management delle Pa alla Bocconi, ndr) è persona che in questi anni ha dimostrato grande capacità”.
Alla militante di FdI che verga post pro Meloni sui Social spetta la nomina del direttore che deve essere laureato
Titoli di studio a parte, dal suo insediamento avvenuto a settembre, Lo Palo non ha brillato per iniziative riorganizzative dell’ente. Molto più evidenti, invece, sono state le sue prese di posizione politiche. Come il post da lei vergato due settimane fa sul profilo ufficiale di Arpa Lombardia a favore di Giorgia Meloni: “Come Presidente di Arpa Lombardia, come donna e madre, voglio esprimere solidarietà e vicinanza alla Premier Giorgia Meloni, per gli insulti deprecabili ricevuti durante la manifestazione della Cgil a Roma. Troppe volte noi donne siamo vittime di queste bieche offese strumentali. Spero che chi di dovere, intervenga con i giusti provvedimenti e dia un forte segnale per far sì che siano da esempio e deterrente per tutti”. Un commento da militante – Lo Palo milita in Fratelli d’Italia, partito con il quale si era presentata alle scorse elezioni lombarde (senza essere eletta) -, non da presidente di un’Agenzia regionale. Con o senza laurea…