Adriano Galliani sente di avere la vittoria in tasca e che lunedì sera festeggerà il suo rientro in Senato dopo essere uscito vincitore dalle elezioni suppletive che si terranno domani e lunedì in 55 comuni della Brianza. Si vota nel collegio Lombardia 06 per il seggio che fu di Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno scorso. Galliani, candidato per il centrodestra con il placet degli eredi del Cavaliere, pensa a una “passeggiata” tutta in discesa.
Quel seggio è stato sempre appannaggio del centrodestra (Berlusconi nel 2022 prese il 50,27% dei voti, e prima di lui ad essere eletta in quello che era allora il collegio Monza-Seregno era stata Stefania Craxi col 47%) e gioca la sua partita in una città, Monza, dove calcisticamente ha fatto la storia, portando la squadra in serie A, della quale oggi è presidente. A sostenerlo sono Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Tanto sicuro di sé, Galliani, da non presentarsi all’unico confronto televisivo con gli altri sette candidati organizzato dal Tgr Lombardia e dando la possibilità all’unico avversario che potrebbe avere una chance, Marco Cappato, di ricordare che l’assenteismo era stata una costante di quando è stato senatore nella scorsa legislatura.
Galliani-Cappato, il confronto televisivo saltato
“Vorrei fare una correzione, Adriano Galliani non è che non ha potuto venire a questo confronto ma non ha voluto venire, nel pieno disprezzo di qualsiasi regola del dibattito democratico e sta facendo l’assenteista come ha fatto quando era in Senato”, il commento in studio di Cappato, “leggo che è preoccupato dell’astensionismo ma trattando così la democrazia si getta benzina sul fuoco del disinteresse e della rabbia. Il problema è che nessuno in Brianza sa nulla di queste elezioni”. Quindi Cappato ha ricordato che Galliani è stato “assenteista da senatore prima che da candidato. Un lavoratore comunale sarebbe stato licenziato in tronco”.
Su Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni ed ex europarlamentare, conosciuto per le sue battaglie sui diritti civili, puntano Pd, M5S, Azione, Possibile, Più Europa, Radicali Italiani, Verdi e Sinistra Italiana, Libdem, Socialisti e Volt. Il nome di Cappato aveva provocato mal di pancia sia ai cattolici del centrosinistra, per le sue posizioni su fine vita, eutanasia e aborto, sia nel principale partito, il Pd, dove alcuni esponenti spingevano per un candidato più legato al territorio.
Elezioni suppletive a Monza, Cateno & Co.
Tra gli altri sei candidati di sicuro spicca il sindaco di Taormina Cateno De Luca, fondatore e leader del movimento politico Sud chiama Nord. Si presenta in Brianza con lo slogan “La competenza senza confini”. Prima di Taormina, De Luca era stato sindaco in altri tre comuni siciliani: Fiumedinisi, Santa Teresa di Riva e Messina. E’ lui il primo cittadino che durante la pandemia, nel marzo 2020, emanò un decreto sindacale che vietava l’attraversamento dello Stretto.
De Luca ha presentato un programma in dieci punti: sia va dal “Mai più Roma ladrona” al “No a Caronte” che punta a rafforzare “il divieto dell’interruzione anticipata della vita”. Slogan coniati per cercare di pescare qualche voto tra leghisti scontenti e antiabortisti. Ma come detto non è finita qui. Gli altri candidati per assegnare il collegio che fu di Berlusconi sono Giovanna Capelli di Unione popolare, Domenico Di Modugno per il Partito comunista, Andrea Brenna di Democrazia e Solidarietà, Lillo Massimiliano Musso candidato da Forza del popolo e Daniele Giovanardi di Democrazia sovrana e popolare. L’ultimo è il fratello gemello dell’ex ministro Carlo Giovanardi. Seggi aperti dalle 7 alle 23 di domani (domenica 22 ottobre) e dalle 7 alle 15 di lunedì 23 ottobre. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura della votazione.