In Italia non ci sono minacce relative al terrorismo imminenti. Torna ad assicurarlo il governo, questa volta attraverso le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenuto a Giù la maschera, su Rai Radio 1.
“Voglio confermare – afferma il ministro dell’Interno – un messaggio di sostanziale tranquillità, legato al fatto che non esistono al momento notizie sulla possibilità di eventi nell’immediatezza, legati alle organizzazioni terroristiche internazionali”.
Piantedosi rassicura: non ci sono minacce terroristiche in Italia
Questo non vuol dire che non vada tenuta alta l’attenzione, sottolinea Piantedosi. Anche perché, “come dimostra quanto è successo in altri Paesi europei, esiste una minaccia un po’ più indefinita: possono verificarsi casi di emulazione che ci impongono di tenere alta l’attenzione”.
Però, ribadisce il titolare del Viminale, “non c’è nessun allarme che debba preoccupare i nostri cittadini, nulla che sia stato percepito dal nostro sistema di intelligence come qualcosa di strutturato”.
Sicuramente in Italia ci sono “dei casi che sono all’attenzione periodicamente delle forze di intelligence di polizia”, ma quello che è emerso finora è che “non esisterebbe un’organizzazione sul territorio nazionale che in qualche modo li coordini e li organizzi”.
Terrorismo, i soggetti sotto controllo e gli obiettivi sensibili
Esistono dei soggetti, continua ancora Piantedosi, che hanno dei collegamenti, soprattutto in rete, con organizzazioni dei Paesi d’origine. E “c’era anche un passaggio di denaro che lasciava intravedere agli inquirenti formule tipiche di partecipazione all’organizzazione”, dice riferendosi al caso dei due arresti di Milano.
Infine, per quanto riguarda gli obiettivi potenzialmente sensibili, “su un bacino di 28mila, sono 286 gli obiettivi classificati di massima sensibilità e che quindi hanno una formula di vigilanza praticamente fissa, h24, con l’utilizzo dell’esercito o delle forze di polizia”.