La manovra varata dal Consiglio dei ministri prevede uno stanziamento da oltre 7 miliardi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Un finanziamento che non basterà, sicuramente, a coprire l’aumento dell’inflazione e che porterà a una rivalutazione parziale degli stipendi, ma che comporterà comunque un importante aumento in busta paga per milioni di statali.
Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha affrontato il tema dei rinnovi in un incontro con i sindacati, partendo dalla scorsa legge di Bilancio che aveva stanziato fondi per i rinnovi portando “complessivamente un incremento medio intorno al 4%”. Quest’anno, dice il ministro, le risorse per la funzione pubblica salgono a 8 miliardi. Ma quanto aumenteranno gli stipendi?
Quanto aumenta la busta paga nel 2024 per gli statali
Per la manovra 2024 non ci sono ancora dati definitivi: “Stiamo ancora facendo i conti con la Ragioneria”, spiega Zangrillo. Che, però, fornisce un’anticipazione: sembra che l’incremento medio possa essere “vicino al 6%”.
Cosa vuol dire in termini di aumenti? Il ministro prova a fornire un dato: “L’incremento medio che si pensa di erogare con queste risorse sarà intorno ai 170 euro per tutta la Pa”. Quindi 170 euro in più in busta paga mediamente, il che vuol dire un incremento più alto per alcune fasce (pensiamo ai dirigenti) e più basso per altri.
Stipendi più alti già dal 2023, quando arriva il conguaglio e di quanto sarà
Una prima parte degli aumenti arriverà in busta paga da subito, con lo stanziamento di 2 miliardi destinati agli anticipi. Gli stipendi, quindi, saliranno prima dell’arrivo delle tredicesime per i dipendenti pubblici.
Come ha spiegato Zangrillo ai sindacati, si tratterà di un assegno da 900 euro (mediamente), ovvero l’importo dell’indennità di vacanza contrattuale che si attendeva nel 2024 e che verrà anticipato. Insomma, entro la fine dell’anno gli statali riceveranno una busta paga con 900 euro in più, per poi avere un ulteriore aumento degli stipendi nel 2024.