L’Italia reintroduce i controlli al confine con la Slovenia come misura anti-terrorismo. “L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione” fa sapere in una nota Palazzo Chigi annunciando la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia, in base al Codice delle frontiere Schengen. Oltre all’Italia anche Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia hanno riattivato i controlli in alcune loro frontiere.
L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa ha spinto Palazzo Chigi a reintrodurre i controlli al confine con la Slovenia
“Un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022)” aggiunge il Governo sottolineando che “nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale”. Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell’area Schengen, è stato comunicato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, al commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al segretario generale del Consiglio dell’Unione europea, Thérèse Blanchet e ai ministri dell’Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen.
Nel 2022 sedicimila persone sono entrate irregolarmente in Italia attraverso la rotta Balcanica
“Questo scenario – prosegue la nota di Palazzo Chigi -, oggetto di approfondimento anche da parte del Comitato di analisi strategica anti-terrorismo istituito presso il ministero dell’Interno, conferma la necessità di un ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo. Nelle valutazioni nazionali, infatti, le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta”.
La misura voluta dalla premier Meloni sarà in vigore dal 21 ottobre
“La misura – si legge ancora nella nota del Governo riguardante la reintroduzione dei controlli al confine con la Slovenia – verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili ai sensi del Regolamento Ue 2016/339. Le modalità di controllo saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci. Ulteriori sviluppi della situazione ed efficacia delle misure verranno analizzati costantemente, nell’auspicio di un rapido ritorno alla piena libera circolazione”. Secondo quanto si apprende, a prendere la decisione della reintroduzione dei controlli alla frontiera con la Slovenia, con una “ferma volontà”, è stato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al fine di “incrementare la sicurezza” del territorio nazionale.
Lega: “Avanti così, a difesa dell’Italia e dei suoi confini”
“Contro alla frontiera con la Slovenia: l’annuncio del Viminale, anche alla luce della mutata situazione internazionale, è un’ottima notizia che conferma la serietà e la concretezza del governo. Avanti così, a difesa dell’Italia e dei suoi confini” afferma in una nota della Lega.