Il Sindaco Manfredi ha presentato il bilancio di due anni di mandato. L’amministrazione de Magistris che lo ha preceduto lo ringrazia, da una parte, perché ha raccontato, senza ammetterlo, di aver raccolto i frutti del nostro duro lavoro. Ma d’altra parte si impone un’operazione di verità perché il professor Manfredi ha il vizietto di non raccontare le cose come stanno. Ma andiamo con ordine e solo per sintesi per ragioni di spazio.
Le assunzioni di personale che ha elencato sono quelle programmate dalla nostra amministrazione, i treni della metropolitana acquistati e le stazioni finanziate durante il nostro mandato. Semmai, dunque, dovrebbe raccontare dei ritardi della sua amministrazione. Pure le strade sono quelle indicate tutte da noi, progettate e finanziate. Il sindaco si è intestato addirittura ABC, per non parlare poi del molo San Vincenzo, dei progetti del mare e delle spiagge.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha il vizietto di non raccontare le cose come stanno
Ugualmente dicasi sui rifiuti, per gli investimenti di mezzi e personale da noi voluti in ASIA. Manca dal sindaco la spiegazione dei motivi per cui la città è più sporca, avendogli lasciato un’azienda con un forte piano industriale. Allo stesso modo sono “nostri” tutti i progetti di verde, parchi e alberi, così come quelli di riqualificazione del centro storico Unesco, per non parlare di restart Scampia che Manfredi si intesta senza ritegno. Ha il coraggio di prendersi il merito del turismo quando anche i nostri più accaniti avversari ci hanno sempre riconosciuto quanto da noi pensato, programmato e realizzato in questa direzione.
Da Manfredi ci aspettiamo invece che spieghi perché non interviene a gestire gli effetti collaterali di un turismo che se non governato rischia di modificare l’identità della nostra città. Anche le voci welfare, lavoro e politiche giovanili non sono altro che la continuazione di quanto restituito nel cambio di consegne tra le due amministrazioni. Alcune cose invece l’amministrazione Manfredi le sta facendo, ma non sono buone notizie per Napoli: l’assegnazione del patrimonio di qualità del Comune ad un fondo così che i beni comuni verranno messi a profitto e privatizzati, la funicolare di Chiaia procede con tempi biblici, la variante al piano regolatore voluta dai poteri forti aprirà la strada a speculazioni e ulteriore consumo di suolo.
E poi si registrano passi indietro su legalità e trasparenza. Alla fine si prende anche dei meriti che sono invece del PNRR statale, anche qui con progetti presentati alla fine del nostro mandato: bus elettrici, piste ciclabili, edilizia scolastica e impianti sportivi. Con il professor Manfredi ci vuole proprio un’operazione Pulcinella.