Le Lettere

Pasticci da… Recovery

I social della Meloni non fanno che dire che l’economia va a meraviglia e invece c’è gente in difficoltà ovunque. E anche la manovra in deficit mi sembra un accrocco che non funzionerà.
Ines Berardi
via email

Gentile lettrice, la Meloni non lo dice, ma ancora una volta il governo farà cassa togliendo soldi ai pensionati (10 miliardi in 3 anni) grazie al conguaglio “a fasce”, che non coprirà per intero la perdita per l’inflazione. Del resto la Meloni voleva togliere le accise e fare il blocco navale, invece ha bloccato le accise. Di questo passo dovremo dare noi un euro ogni mille click. Ristrettezze di bilancio, dicono. Ma, appena si fa un confronto con altri Paesi, emerge tutta l’incapacità dei nostri. Gli economisti de lavoce.info hanno raffrontato il Pnrr italiano e quello spagnolo. Del Recovery Fund, portato a casa dal buon Conte, l’Italia ha già dovuto rinunciare a 16 miliardi, riducendo così i 191 miliardi cui aveva diritto a 175. La Spagna invece ne ha chiesti e ottenuti 84 in più, passando da 69 miliardi a 153. L’Italia ha chiesto quattro rate, ma Bruxelles ne ha pagate solo tre e dopo molte esitazioni, perché i piani presentati da Roma non convincevano. La Spagna ne ha chieste tre e ne ha incassate tre. I tempi tra la richiesta e il pagamento la dicono lunga. La Spagna ha avuto la prima rata 45 giorni dopo la richiesta, l’Italia dopo 114 giorni. La seconda rata: Spagna 90 giorni, Italia 132. Terza rata: Spagna 140 giorni, Italia 270. Motivo? I piani italiani erano mal fatti e confusi e hanno richiesto una serie di aggiustamenti. E meno male che Gioggia e Gioggetti erano “pronti a governare”.

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