Allarme terrorismo, Piantedosi: “Non abbiamo elementi di minaccia concreta”

Il ministro dell'Interno Piantedosi ha parlato oggi del rischio terrorismo ribadendo che è necessario "mantenere alta l'attenzione".

Allarme terrorismo, Piantedosi: “Non abbiamo elementi di minaccia concreta”

“È evidente che la situazione internazionale è difficile e lo sarà per i prossimi mesi: si deve mantenere alta l’attenzione. Abbiamo visto quello che è successo pochi giorni fa in Francia”. È quanto ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, parlando di un possibile allarme terrorismo in Italia.

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha parlato del rischio terrorismo ribadendo che è necessario “mantenere alta l’attenzione”

“Possono esserci emulazioni, lupi solitari, fenomeni difficili da prevenire – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -. Il nostro sistema di prevenzione è comunque molto capace di contrastare i rischi, questo è un elemento di rassicurazione. Non abbiamo elementi di minaccia concreta”.

“Non abbiamo oggi elementi di segnalazione di una minaccia concreta”

“C’è una situazione internazionale difficile – ha spiegato ancora Piantedosi parlando dell’allarme terrorismo -, destinata a durare mesi se non di più, che come la storia insegna può avere ripercussioni: dobbiamo mantenere alta l’attenzione perché rassicurazione non vuol dire sottovalutazione”.

Tajani: “Non bisogna drammatizzare anche se le cose possono cambiare”

“Non ci sono rischi imminenti” di attentati in Italia in relazione alla guerra Israele-Hamas, aveva detto ieri anche il ministro degli Esterti, Antonio Tajani, “ma nulla va sottovalutato”. “Siamo pronti a fronteggiare” eventuali minacce, “non bisogna drammatizzare anche se le cose possono cambiare”. “Carabinieri, polizia, Guardia di Finanza, polizia penitenziaria e polizia locale, oltre ai nostri servizi di intelligence, sono con gli occhi aperti e stanno proteggendo tutti i luoghi a rischio, in modo particolare i luoghi di culto dei nostri concittadini di religione ebraica”, ha assicura il ministro degli Esteri.

Salvini: “Giusto vietare le manifestazioni se inneggiano all’odio”

“Non sto seguendo le manifestazioni di piazza”, ma, ha detto il vicepremier Matteo Salvini, “spero le manifestazioni siano sempre pacifiche e democratiche. Se le manifestazioni sono pacifiche non ravviso la necessità di vietarle, altro paio di maniche se si inneggia a terrorismo antisemitismo, all’odio, quello deve essere vietato per legge”.

 

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