“Dalla Nato esce un messaggio che non poteva essere di solidarietà di fronte ad un atto terroristico di violenza inaudita, fatto da Hamas che non bisogna confondere con il popolo palestinese”. È quanto ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo la ministeriale della Difesa della Nato.
Crosetto alla Nato: “Pronti a fare la nostra parte se l’Onu lo chiederà. Non bisogna confondere Hamas con il popolo palestinese”
All’Italia, ha aggiunto Crosetto, “preoccupa che non ci sia una escalation, che non ci siano persone che non c’entrano nulla in questo scontro che rimangano in mezzo a quella che è una legittima reazione di Israele”, ha aggiunto il ministro della Difesa secondo cui “l’obiettivo di tutta la comunità internazionale deve essere che non ci sia una escalation”.
“Il Governo italiano e la Difesa sono al fianco del popolo d’Israele”
“L’Italia non si è mai tirata indietro – ha ribadito Crosetto parlando della crisi in Medio Oriente -, qualora fosse richiesto dalla comunità internazionale e dall’Onu un impegno di pace di questo tipo saremmo i primi disponibili ma adesso nessuno ha chiesto qualcosa di simile. Lo scenario internazionale – ha aggiunto – ci pone di fronte a criticità e sfide difficili per tutti. Dobbiamo lavorare insieme per evitare escalation. Il Governo italiano e la Difesa sono al fianco del popolo d’Israele e ribadisco la piena solidarietà per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti. Mi auguro che grazie allo sforzo della comunità internazionale si sappia trovare un canale per liberare le centinaia di ostaggi innocenti rapiti dai terroristi”.
“L’instabilità in questa area, nei Paesi del Nord Africa e nel Sahel ha riflessi sulla sicurezza dell’intera area euro-atlantica”
“Gli eventi di questi ultimi giorni – ha proseguito il ministro della Difesa ha margine del Consiglio Atlantico – dimostrano l’importanza e la fragilità del Fianco Sud e quanto sia necessaria, oggi più che mai, un’Alleanza forte e coesa a 360°. Siamo profondamente preoccupati per la possibile estensione del conflitto in Medio Oriente e per il rischio di una nuova stagione di attacchi terroristici. L’instabilità in questa area, nei Paesi del Nord Africa e nel Sahel ha infatti riflessi sulla sicurezza dell’intera area euro-atlantica. Questo significa che anche per il Sud dobbiamo disporre di forze, con adeguata reattività e capacità, da impiegare in caso di necessità così come avvenuto sul Fianco Est, dove l’Italia sta partecipando in maniera attiva”.
Individuare subito una nuova strategia di sostegno al popolo ucraino
Si è parlando anche crisi in Ucraina e Crosetto ha detto: “Ritengo che dobbiamo individuare subito una nuova strategia di sostegno al popolo ucraino e, al contempo, far sì che i nostri governi sfruttino ogni canale diplomatico possibile per arrivare in tempi rapidi a una soluzione politica-diplomatica del conflitto. Il conflitto in Ucraina ha inasprito le tensioni ed approfondito l’instabilità in aree di crisi. Lo dimostra la preoccupante situazione nell’area balcanica, sia in Kosovo che in Bosnia Erzegovina, dove le tensioni continuano a crescere e si potrebbero verificare effetti significativi non solo sulla sicurezza regionale, ma anche per il resto d’Europa”.