Ci vuole il fisico per fingere ogni volta di essere dalla parte giusta senza togliere le scarpe dal lato sbagliato. Mentre infiamma la guerra in Medioriente il governo italiano sembra aver scoperto solo adesso che il nuovo nemico pubblico (utile per non parlare e far parlare della disastrata politica interna) è Hamas.
Ci vuole il fisico per fingere ogni volta di essere dalla parte giusta senza togliere le scarpe dal lato sbagliato
L’attacco dell’organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista, sunnita e fondamentalista di estrema destra svela l’ipocrisia dell’Occidente che sventola diritti umani e poi li seppellisce sotto il denaro. Non importavano i terroristi di Hamas quando c’erano da intascare i soldi e le relazioni per organizzare i Mondiali di calcio in Qatar. L’Italia aveva spedito 380 militari per la sicurezza del Campionato del mondo. Costo dell’operazione “Orice”: 10 milioni di euro.
Oggi fa sorridere che l’Italia concorresse alla sicurezza di un Paese che spende 30 milioni di dollari al mese per Hamas e che è sempre stato supporter dei terroristi, come i jihadisti, come i talebani. Grande giubilo da Giorgia Meloni e soci quando l’Algeria avrebbe dovuto salvarci “dalla dipendenza dal gas russo”. L’Algeria oggi è dalla parte di Hamas. A dire la verità, lo era anche quando esultavano tutti ma allora il “chiodo schiaccia chiodo” bastava. Soddisfazione anche per i campionati europei di calcio che l’Italia organizzerà con la Turchia di Erdogan.
Solo che Erdogan è alleato di Putin, quindi della Siria e quindi di Hamas. Ops, se ne sono accorti solo ora. E bin Salman? Le squadre italiane finaliste nella Supercoppa non vogliono ovviamente volare dagli “amici dei terroristi” in Arabia Saudita. La Figc risponde: manderemo altri. La coppa dei moralisti immorali tanto l’abbiamo già vinta.