In Liguria c’è questa brutta storia di un’indagine che riguarda festini in cui abbondano escort e cocaina. Tra le carte compare anche il nome del vicepresidente della giunta regionale della Liguria, Alessandro Piana, come uno dei beneficiari delle prestazioni sessuali. L’inchiesta della Procura di Genova si concentra sui festini organizzati da due personaggi, l’architetto Alessandro Cristilli e l’imprenditore e albergatore Christian Rosolani, arrestati dopo un provvedimento del giudice per le indagini preliminari Riccardo Ghio.
In Liguria c’è questa brutta storia di un’indagine che riguarda festini in cui abbondano escort e cocaina
Gli organizzatori pagavano le escort ai loro ospiti. Secondo gli inquirenti sarebbe stato Cristilli a pagare le prestazioni sessuali all’interno di appartamenti esclusivi. Il vicepresidente Piana, che non è indagato e che non risulta tra i consumatori di droga, nega di essere “mai andato con prostitute”, dice di non conoscere “il contesto, né queste persone” e assicura di voler chiarire quanto prima. A fare un certo effetto è però la nota della Lega: “Quando si dice il caso. Nei giorni in cui viene ribadita con forza l’esigenza di riformare la giustizia anche alla luce dei gravi fatti di Catania, da Genova scivola la notizia di un’indagine che dà in pasto all’opinione pubblica il nome di una persona, nemmeno indagata, che viene identificata nel vicepresidente della Lega della Regione Liguria”, scrivono dal Carroccio.
In sostanza credono (e vorrebbero farci credere) che l’indagine ligure sia collegata ai loro scomposti attacchi alla giudice Apostolico di Catania. Anzi, peggio: secondo loro la magistratura per fermare le riforme sulla Giustizia avrebbe deciso di non indagare un vicepresidente di una giunta regionale. Alla faccia del complotto, eh?