Nadav Kipnis, il figlio della coppia italo-israeliana dispersa, lancia un appello per salvare i suoi genitori: “Priorità alla vita agli ostaggi, la priorità è portarli subito a casa, speriamo anche l’Italia possa aiutarci”, afferma a RaiNews24.
Il figlio racconta che il padre “è disabile, ha una malattia che rende molto debole il sistema immunitario e i suoi muscoli. Se i miei genitori sono stati rapiti, come crediamo, speriamo papà possa avere i farmaci di cui ha bisogno”.
Coppia italo-israeliana disperso, il racconto del figlio
L’altro figlio, Yotam Kipnis, ha parlato a Radio Rai: “L’ultima cosa che ricordo di mia madre è la sua voce preoccupata al telefono, poi all’improvviso il suono degli spari che rompono i vetri, rumori duri e sconosciuti che entrano nella nostra casa, la telefonata che s’interrompe”.
Dei due coniugi con passaporti italiani non si hanno notizie da sabato: “Dobbiamo la cittadinanza italiana al mio bis nonno materno, che era il medico del re Vittorio Emanuele III, si chiamava Giacomo di Castel Nuovo. Voglio anche aggiungere che mio padre è un appassionato della lingua italiana. L’ultima volta che sono andato a trovarli declamava a gran voce versi in italiano”.
“Da sabato – continua il racconto del giovane riferendosi al padre – dal suo account Whatsapp è stata cancellata la sua foto, ed è sparito da tutte le chat: è come vivere in un limbo, non so se i miei genitori siano vivi o morti. Cerco di essere realistico e fare tutto quello che è in mio potere per aiutare, non solo per i miei ma per tutti gli ostaggi”.