La guerra interna al Partito Repubblicano statunitense passa per la Camera, che ha approvato la mozione per destituire lo speaker (repubblicano, appunto) Kevin McCarthy. È la prima volta che un fatto di questo genere avviene nella storia degli Usa e la Camera precipita così nel caos.
La mozione è stata presentata dal deputato del Partito Repubblicano, Matt Gaetz, che è considerato un fedelissimo di Donald Trump ed è un esponente di una fronda parlamentare legata proprio all’ex presidente degli Stati Uniti. Le divisioni interne ai Repubblicani, quindi, rischiano di creare il caos.
I Repubblicani destituiscono il loro speaker McCarthy
L’ormai ex speaker McCarthy dice di non essere pentito per aver negoziato con i Democratici, sostenendo che gli è stato insegnato “a risolvere i problemi, non a crearli”. L’ex speaker è infatti stato accusato di aver negoziato con i Democratici un accordo sul bilancio che evitasse lo shutdown, ovvero lo stop alle spese federali.
McCarthy ha confermato che non si ricandiderà e ha commentato: “Oggi ho perso una votazione, ma ho combattuto per ciò in cui credo e io credo nell’America”. La mozione è passata con 216 voti a favore e 210 contrari.
Ironizzando, in conferenza stampa, l’ex speaker ha dato un consiglio al suo successore alla presidenza della Camera: “Gli direi di cambiare le regole”. Dal presidente Usa, Joe Biden, è arrivato un richiamo alla Camera per eleggere al più presto un nuovo speaker, per poter affrontare immediatamente le “sfide urgenti” che attendono il Paese. La Camera resterà formalmente ferma fino a che non verrà eletto il nuovo speaker.