De Luca contro i Test di Medicina: duro attacco del governatore della Campania su un tema molto scottante ed attuale nelle ultime settimane. De Luca ha letto delle testimonianza su domande assurde inviate da alcuni cittadini.
De Luca contro i Test di Medicina
Il governatore della Campania Vincenzo de Luca ha attaccato pesantemente i Test di Medicina. “Continueremo la nostra battaglia fino in fondo. Vi invito a esprimere la vostra protesta e il vostro disprezzo per tutte le forze politiche che non si impegnassero subito a cancellare questa vergogna. La selezione è indispensabile ma va fatta sulle materie sanitarie e non su argomenti demenziali”. Poi, ha sottolineato: “Col numero chiuso si relegano ai margini ragazzi che provengono da famiglie povere. E questa è una vergogna nella vergogna. Si costringono migliaia di giovani ad andare in depressione perché non si superano questi test. Se il governo e le forze politiche non cancelleranno il numero chiuso – continua – meriteranno il disprezzo dei cittadini italiani, avendo dimostrato di essere complici dell’affarismo. Dobbiamo assediare tutte le forze politiche e costringere tutti i politici a vergognarsi se non cancellano da subito il numero chiuso a Medicina. Fare la selezione su queste idiozie è un atto di infamia”.
Show dl governatore della Campania sui social
De Luca si è reso protagonista del suo solito show nella diretta solita del venerdì sul suo canale di Facebook. De Luca ha letto alcune segnalazione che gli sono arrivate direttamente dai cittadini. : “Mia figlia ha trovato la domanda ‘Chi ha inventato la Viennetta Algida?’”. E, ancora: “E’ capitata la domanda ‘Che cos’è la grattachecca?’”. Infine, un’altra testimonianza: “Quale di queste parole non ha nulla in comune con le altre? Sfoggiare, depennare, castità, provare, cromare?’ Dice il concittadino: ‘avrei pensato a castità, perché le altre quattro sono verbi, castità è l’unico sostantivo. Ma sarebbe stata una risposta sbagliata. La risposta esatta era il verbo provare, perché è l’unica parola che non contiene il nome di una città’. Cioè, sfoggiare contiene Foggia, depennare Enna, castità la città di Asti, cromare Roma”.
La reazione di De Luca è stata da copione di un film: “Io darei vent’anni di carcere a chi ha preparato questo test. Subito, a prescindere. O, meglio ancora, lo sottoporrei al programma rieducativo che viene adoperato dalla polizia municipale di Singapore che, come noto, ha in dotazione una frusta di bambù e la utilizza – spiega – contro chi viola le regole stradali o getta a terra la gomma da masticare. C’è il frustino di bambù, quello sottile… chi ha fatto questo test dovrebbe essere sottoposto alla cura Singapore: venti frustate di bambù sul groppone: questo è un delinquente, a frustarlo si fa un’opera di bene davanti a nostro Signore”.
Replica del Cisia
Dopo la diretta di De Luca è arrivata la replica del Cisia (Consorzio interuniversitario sistemi integrati per l’accesso), organismo scientifico universitario, che definisce le denunce di De Luca come “notizie totalmente infondate diffuse su diversi canali di comunicazione”. “Nella produzione scientifica del Consorzio, nei test Cisia e in particolare nei Tolc, non vi sono quesiti “demenziali”. Ciò vale ovviamente anche per il Tolc-Med e il Tolc-Vet, i test per l’accesso ai corsi di laurea magistrale di Medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria delle università statali, di cui Cisia ha la responsabilità scientifica da questo anno come stabilito dal dm 1107 del 30 settembre 2022″.
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