Giorgia Meloni, così indaffarata come ama raccontarsi e così schiva quando c’è da rispondere alle domande ieri ha trovato il tempo di affrontare un tema che affligge il Paese: l’ultimo spot pubblicitario della catena di supermercati Esselunga, da sempre molto vicina ai partiti di governo.
Protagonista della réclame della catena di supermercati Esselunga la figlia di genitori separati. Alla faccia della famiglia tradizionale
La protagonista del cortometraggio è una bambina – Emma – figlia di genitori che solo alla fine si scopre essere separati. Compera una pesca assieme alla mamma e la regala poi al papà, dicendo però che gliela manda la mamma. Sui social c’è chi confronta il nuovo spot ai classici del Mulino Bianco, sottolineando che “finalmente viene raffigurata una famiglia reale e non immaginaria” e c’è chi invece si mette dalla parte dei bambini sostenendo che la vicenda di Emma “risveglia sofferenze in chi ha provato l’esperienza della separazione”.
Una cosa è certa: il feticcio della famiglia tradizionale (e quindi indissolubile) ha mandato in solluchero gente come l’ex senatore Pillon e i tradizionalisti più convinti. Ieri è arrivato anche l’agognato parere della presidente del Consiglio: “Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante”, ha scritto sui social Meloni.
Che mentre il Paese affonda dietro a decine di emergenze ha ritenuto fondamentale esprimere la propria opinione politicizzando uno spot pubblicitario di un imprenditorie privato (amico suo) sul solco della migliore politica figliastra delle televendite. Del resto Meloni non ha il problema di separarsi, non essendo ancora sposata come pretenderebbe la famiglia tradizionale che insistentemente propugna.