Sul Guardian è comparso un rapporto segreto inviato da Kiev agli alleati in cui si segnala che i droni iraniani forniti alla Russia hanno al loro interno componentistica europea che, a causa delle sanzioni, non ci dovrebbe essere. Marco de Angelis, docente all’Università di Lüneburg, le sanzioni hanno fallito?
“Da quel risulta, leggendo ovviamente anche fonti alternative a quelle ufficiali ed applicando le conoscenze provenienti dalla filosofia della storia e della politica, sembra chiaro che gli USA insieme alla Gran Bretagna stiano raggiungendo il loro obiettivo iniziale, che era l’indebolimento dei forti Stati europei occidentali, in particolare Germania, Italia e Francia, da sempre loro concorrenti e avversari nel mercato globale. Questa guerra non ha nulla a che vedere con l’Ucraina, poco a che vedere con la Russia, molto invece a che vedere con il nascente Stato europeo, che, se non ostacolato, grazie al supporto dei rifornimenti energetici generosi in quantità e prezzo da parte della Russia, si stava pian piano affermando come quarta potenza mondiale. Se i nascenti Stati Uniti d’Europa diventassero una superpotenza, cosa molto probabile almeno fino al 24 febbraio 2022, si libererebbero ovviamente dalla loro sottomissione agli USA, semplicemente perché una superpotenza non può essere sottomessa ad un’altra superpotenza. Per questo motivo occorreva ostacolare tale sviluppo crescente del progetto europeista e in particolar modo colpire il suo Stato trainante, la Germania. Il sabotaggio del Nord Stream, uno dei simboli principali della crescita economica della Germania, sostenuta generosamente dalla Russia, e quindi anche della trasformazione dell’UE in superpotenza, rappresenta il vero scopo della guerra, ed è stato evidentemente messo a punto da forze USA-NATO, com’è ormai ben risaputo. In Germania c’è chi parla di tale sabotaggio come di una „dichiarazione di guerra alla Germania“ ed effettivamente esso è stato proprio ciò. La verità verrà prima o poi a galla e ne vedremo delle belle in futuro all’interno della coalizione occidentale. Le sanzioni hanno anch’esse il compito d’indebolire la Germania e i paesi europei forti. In tutto ciò l’Ucraina è destinata a soccombere e quindi alla fine è mezzo e non fine, come direbbe Kant, mentre alla Russia è stato fatto il solletico, perché ci sono tre quarti del mondo, in parte all’interno dei BRICS, ben contenti di comprare le sue materie prime”.
Insomma i costi delle sanzioni li pagano i cittadini europei, costretti a pagare tutto di più, mentre i Governi e le aziende continentali continuano a fare affari, seppur indirettamente, con la Russia?
“Non so fino a che punto i governi e le aziende continentali continuino a fare affari indirettamente con la Russia, nel caso comunque solo le grandi aziende, le multinazionali, mentre le tante piccole e medie aziende sono destinate a soccombere o comunque a vedere ridotti di molto i loro profitti. È iniziata una forte crisi economica che durerà a lungo. In Germania i segni sono tangibili già da ora”.
Intanto negli Usa i Repubblicani, in testa ai sondaggi in vista delle prossime presidenziali, minacciano di bloccare il bilancio per evitare l’invio di altre armi a Kiev. Le sembra una buona idea?
“Si spera che gli USA rinsaviscano e pensino solo a se stessi, il loro Stato è eticamente marcio, si pensi soltanto all’uso privato delle armi ed alla pena di morte, già solo per questo vanno giudicati come un paese sottosviluppato da un punto di vista etico. Farebbero bene quindi a pensare a se stessi e a lasciare in pace l’Europa e il resto del mondo. La loro trave è molto grande…”.
Tra offensiva russa, controffensiva ucraina e rischio di incidenti con le forze della Nato, la pace resta un tabù. A chi conviene continuare questo conflitto?
“Come detto sopra, conviene ai concorrenti economici della Germania e dei forti Stati europei nel mercato globale, quindi agli USA e alla GB. Del resto sono loro che hanno potentemente provocato questa guerra, impedendo la pace che invece era possibile già nel marzo del 2022, come ampiamente dimostrato dagli studi di Orsini ed altri ricercatori. Questa è la loro guerra, non della Russia né tanto meno dell’Ucraina. La favoletta dell’aggressore e dell’aggredito alla fine però è vera: ci sono due aggressori, gli USA e la GB, e due aggrediti, l’Ucraina e la Russia. Dato che la verità storica emerge sempre alla fine, quando prima o poi questo scempio finirà, troveremo due Stati martoriati e con migliaia di giovani morti, l’Ucraina e la Russia, entrambi perdenti, e due Stati che invece avranno fortificato la propria potenza economica e saranno i veri vincenti, ossia gli USA e la GB. Hegel dice chiaramente che il vero è il risultato, quindi solo chi sia in grado di prevedere il risultato di un evento, può capirlo a fondo secondo verità”.
Intanto la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola insiste sulla necessità di avviare, entro fine anno, i colloqui per l’adesione nell’Ue di Kiev…
“I dirigenti europei, dovendo eseguire le imposizioni che vengono dagli USA, non hanno un proprio programma chiaro e preciso né possono averlo, non sapendo quel che gli verrà imposto domani. Così ogni tanto qualcuno di loro, ricordandosi al risveglio che comunque in linea teorica è dirigente di una futura possibile superpotenza, se ne esce con un’idea velleitaria, come se potesse decidere qualche cosa. È chiaro che in una situazione del genere solo un pazzo potrebbe pensare di far aderire l’Ucraina all’UE, senza prima chiarire il futuro di questo paese rispetto alla NATO e senza che prima vi siano di nuovo buoni rapporti con la Russia”.