Nicola Di Marco, capogruppo M5S nel consiglio regionale lombardo, l’assessore alla Casa, Franco, ha annunciato lo stanziamento di 19 milioni di euro per aiutare le famiglie in difficoltà a far fronte all’affitto. Allo stesso tempo ha comunicato che dal 2014 a oggi la Regione ha tenuto bloccati 43 milioni di euro destinati a Comuni e ambiti territoriali per il sostegno agli affitti. Sembra non esserci una logica…
“Invece purtroppo una logica c’è ed è quella che si cela dietro all’arroganza di un centrodestra che sa solamente dimostrarsi forte con i più deboli. È la stessa logica della “social card”, un euro al giorno per i nuclei famigliari, non tutti peraltro, a cui è stato tolto l’aiuto del reddito di cittadinanza. Il tutto mentre l’incapacità di governare di questa classe dirigente costa agli italiani ogni giorno di più”.
Lo stesso assessore si è domandato se gli enti sono in grado di spendere queste risorse. L’errore è degli enti o forse della Regione che non è in grado di emanare bandi e regolamenti semplici da applicare?
“Non ci vuole un “Draghi” per capire che le macchine amministrative e burocratiche, soprattutto in quelle realtà medio-piccole che rappresentano la maggioranza dei Comuni italiani, possano andare in crisi di fronte a sfide ambiziose, quali ad esempio quelle rappresentante dai fondi europei. Chiunque abbia un minimo di conoscenza della macchina pubblica, potrebbe arrivarci. Invece, qui in Regione Lombardia sembra non ci abbia pensato nessuno. È successo ai tempi dei ristori del Covid, è successo con i fondi del piano Lombardia e quelli della riqualificazione per i piccoli borghi, sta succedendo ora con le risorse del Pnrr che non riescono a mettere a terra. Quindi le cose sono due: o non conoscono la realtà o, peggio, la conoscono e non sono in grado di intervenire”.
Il centrodestra ha recentemente affossato la mozione attraverso cui le minoranze chiedevano di aprire un’interlocuzione con il Governo nazionale, al fine del ripristino dei fondi per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole, un tema di cui il M5S si era già occupato in primavera.
“È emerso come tra i partiti di maggioranza non esista la voglia di portare avanti questa urgenza presso il Governo. Eppure, era stato proprio l’Assessore alla Casa a far sperare in un dialogo. Evidentemente si è trattato solo di una presa in giro e di una perdita di tempo. Ancora una volta il centrodestra si è confermato sordo alle esigenze di chi si trova in difficoltà, magari per colpe che non gli appartengono, come ad esempio l’aumento spropositato del costo della vita che ha colpito indistintamente tutti da quando la destra guida il Paese. Il M5S non si arrenderà. Porteremo di nuovo la questione in Aula dove ogni Consigliere sarà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”.
Cosa ha fatto di concreto fino a oggi sul tema Casa la giunta Fontana?
“Il tema Casa è l’emblema dell’incapacità di amministrare del centrodestra. Continuiamo ad avere oltre 15.000 alloggi sfitti in Lombardia (patrimonio Aler e dei Comuni, ndr). Nel 2022 sono stati emanati 107 avvisi, mettendo a disposizione 4.640 alloggi, per la cui assegnazione i cittadini hanno presentato 65.646 domande. Bastano questi dati per rappresentare uno spaccato di una parte di Lombardia che soffre ma di cui nessuno si occupa. Mentre i nuovi studentati, promessi e finanziati nel 2017, sono per lo più ancora al palo ed in attesa di essere realizzati e messi a disposizione dei nostri giovani che giustamente protestano. Dietro gli slogan della destra c’è il nulla. Noi lo sapevamo, ora anche tante persone ingannate se ne stanno accorgendo. Peccato però che il futuro della nostra Regione, e del nostro Paese, adesso siano in mano a questo nulla cosmico”.