La Corte d’Assise d’Appello di Bologna, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, ha confermato l’ergastolo per l’ex terrorista dei Nar, Gilberto Cavallini, nel processo sulla Strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti). La sentenza è stata letta dalla Corte d’Appello del capoluogo bolognese dopo sette ore di camera di consiglio.
La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato l’ergastolo per l’ex terrorista dei Nar, Gilberto Cavallini, nel processo sulla strage del 2 agosto 1980
Cavallini, sotto processo per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, era stato condannato in primo grado nel gennaio del 2020 al carcere a vita, pena che la Procura generale aveva chiesto di confermare in appello.
Proto: “La sentenza conferma che fu una strage politica e le responsabilità dell’imputato”
“Dalla lettura del dispositivo è stato accolto l’appello della Procura della Repubblica che aveva impugnato la sentenza nella parte in cui aveva derubricato la strage da politica a comune, quindi con questa sentenza ritorna l’imputazione originaria che era quella di strage politica e la conferma sulla responsabilità dell’imputato” ha detto ai giornalisti il sostituto pg di Bologna, Nicola Proto. Una sentenza che boccia lo spontaneismo dei Nar? “Ovviamente aspettiamo le motivazioni, ma la sentenza dovrebbe essere in questa direzione”, ha detto ancora Proto.
Cavallini, inizialmente condannato a 11 anni di reclusione per la sola banda armata, nel 2017 era stato rinviato a giudizio con l’accusa di concorso in strage perché sospettato di aver offerto – anche documenti falsi – supporto e rifugio ai treprincipali condannati per la strage, Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini, tutti, come lui, membri dei Nar.