Sulla carta, il condono – o la sanatoria che dir si voglia – proposto da Matteo Salvini sembra convincere soltanto Forza Italia visto che Fratelli d’Italia prende tempo e manifesta dubbi. Peccato che quando contano i fatti, specie in vista delle delicate elezioni europee, c’è da scommettere che se la proposta dovesse davvero concretizzarsi allora anche il partito di Giorgia Meloni finirebbe per appoggiarla.
Sulla carta il condono edilizio proposto dal leader della Lega Salvini sembra convincere soltanto Forza Italia
Lo sa bene il leader della Lega che, a caccia di consensi, ieri ha rincarato la dose dicendo che il governo dovrebbe valutare anche una nuova ipotesi di saldo e stralcio delle “cartelle esattoriali di piccola entità”, ossia quelle fino a 20 mila euro, replicando la ‘pace fiscale’ adottata nel 2018 dal governo gialloverde di Giuseppe Conte. Del resto ieri sull’argomento che sta facendo discutere il Paese – e ancor di più le destre – è arrivata una timida apertura da parte del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove di FdI, che al Corriere della Sera ha detto: “Non siamo innamorati dei condoni. Quando la proposta verrà formalizzata, si potrà verificare. Un conto sono le infrazioni di minore entità, di tipo amministrativo, altra cosa “è premiare chi non rispetta le regole. Non fa parte di quello che vogliamo fare”.
Foti: “Un condono non c’è. Quando verrà depositata una proposta, si vedrà”
Parole che a conti fatti non chiudono la porta a nessuna ipotesi, neanche a quella del condono, visto che il meloniano spiega chiaramente che se ne parlerà quando arriverà sul tavolo di Palazzo Chigi. Già perché il paradosso è che al momento la maggioranza litiga, o finge di litigare, su qualcosa che non è ancora stato messo nero su bianco. Sempre Delmastro poi aggiunge che “a ridosso delle Europee è fatale un po’ di competizione interna” ma “a noi che siamo il partito di maggioranza, va l’onere di vagliare e portare avanti le migliori proposte presentate, nell’interesse degli italiani”. Una timida apertura di FdI che segue quella del capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, che aveva già detto: “Un condono non c’è. Quando verrà depositata una proposta, si vedrà”.
Diversamente dai meloniani, i forzisti sembrano avere molte meno remore. Alessandro Cattaneo, deputato e responsabile dei dipartimenti di Forza Italia, in un’intervista al Quotidiano nazionale ha detto: “Basta con l’ipocrisia: anche se mascherati, la sinistra e i Cinquestelle hanno fatto i condoni”. “L’esplosione degli interventi di ristrutturazione degli edifici con il Superbonus del 110% ha evidenziato in molte occasioni disallineamenti tra la situazione di fatto e le carte depositate al catasto, per cui si è scelto di chiudere un occhio, allargando le maglie” e aggiunge che “dopo il terremoto di Casamicciola è emerso che molte abitazioni lesionate avevano abusi, e tuttavia il legislatore ha deciso di finanziare la loro messa in sicurezza o la loro ristrutturazione”.
Santillo: “Il M5S è sempre stato e rimarrà fermamente contrario ai condoni edilizi”
Insomma, “di sanatorie ne ha fatte anche il centrosinistra prendendo atto della realtà. Ora il centrodestra pragmaticamente dice: cerchiamo di sanare i piccoli abusi, escludendo ovviamente tutte le situazioni che rappresentano un pericolo per l’ambiente”. Parole a cui ha replicato il vicecapogruppo M5S alla Camera, Agostino Santillo, dichiarando a La Notizia: “Cattaneo dà degli ipocriti a noi, ma è lui a dimostrarsi campione olimpico di ipocrisia. Un conto è sanare piccole veniali difformità, un altro è nascondersi dietro alla dicitura ‘piccole difformità’ per spalancare la porta a veri e propri condoni edilizi, rispetto ai quali il M5s è sempre stato e rimarrà fermamente contrario”.
Il pentastellato poi aggiunge che “del resto i governi Berlusconi ci hanno abituato in passato a questi escamotage. Cattaneo poi insiste con la ‘balla’ del condono di Ischia: nel 2019 semplicemente abbiamo agevolato quello che era un diritto di tanti ischitani, e cioè di avere una risposta a precedenti pratiche. Il condono pertanto non c’è mai stato, se non nelle ricostruzioni fantasiose di parlamentari come Cattaneo. Il quale, invece, ci sembra abbia fatto un netto carpiato sul Superbonus 110%, visto che nella passata legislatura lui e il suo partito lo difendevano strenuamente. In campagna elettorale tutto il Centrodestra si è battuto il petto dicendo ai cittadini che a sbloccare i crediti incagliati ci avrebbero pensato loro. Abbiamo visto come è finita: decine di migliaia di imprese rischiano di finire gambe all’aria”.
Sempre Santillo spiega: “Come al solito, quella di Forza Italia è una narrazione furbesca. Anche nel ddl Rigenerazione Urbana da loro depositato, si parla di riqualificare l’esistente e di non consumare nuovo suolo. Bene, ma non è che poi sull’esistente si può fare man bassa di ogni regola su cubature, volumetrie, destinazioni d’uso. La storia è nota: gli ultimi due veri condoni in Italia sono datati 1994 e 2003, e a Palazzo Chigi c’era silvio Berlusconi. Come si dice in questi casi: mascherine, vi conosciamo sin troppo bene…”.
Leggi anche: Dopo due mesi Salvini costretto al passo indietro: il Codice degli appalti è un flop e deve essere riscritto