Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, la premier ha chiesto all’Onu di “dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani”. Come valuta il suo intervento? E il riferimento al piano Mattei?
“Della missione a New York della Meloni gli italiani si ricorderanno di più della sua gita nelle pizzerie di Manhattan che del suo intervento alle Nazioni Unite. Per me è stata un’occasione sprecata. Dichiarare guerra agli scafisti è una cosa ovvia. Cosa pensa che l’ONU possa fare? A mio avviso poteva sfruttare il palcoscenico mondiale per chiedere maggiore solidarietà e responsabilità. Solidarietà dai Paesi dell’Ue che non accettano i ricollocamenti ma anche dai Paesi di transito che non devono chiudere un occhio sul problema. Serve anche responsabilità. L’Unhcr ha messo in allarme sulla relazione tra le emergenze climatiche e le migrazioni forzate. In alcune regioni del mondo già adesso si scappa per mancanza di acqua o per sfuggire alla siccità estrema. La Meloni poteva chiedere ai Grandi del mondo impegni reali su investimenti in quelle aree così da prevenire le migrazioni dovute agli sconvolgimenti climatici. Per quanto riguarda il Piano Mattei ancora non sappiamo cosa contiene, a me oggi sembra la versione povera del Patto Ue firmato con Erdogan: soldi in cambio di campi profughi lontano dall’Europa, ma questo modello ha fallito”.
Gli sbarchi in Italia non si arrestano e il governo ha deciso di varare una stretta allungando i tempi di permanenza nei Centri per rimpatri e raddoppiando le strutture esistenti.
“È fuffa. Così facendo la Meloni aumenterà a dismisura i costi a carico dei contribuenti italiani e creerà dei veri e propri ghetti forieri di tensioni sociali. Questa proposta non è solo disumana ma anche controproducente. Tra l’altro senza accordi di rimpatrio, una volta scaduti i 18 mesi, i migranti ritornerebbero in libertà. Non è con la propaganda che si governano fenomeni complessi come quello dell’immigrazione. Bene ha fatto il Presidente Sergio Mattarella ieri a ricordare che le regole di Dublino sono medioevali. Non è giusto che toccano solo al nostro Paese le procedure legate a sbarco, accoglienza e successiva verifica dei requisiti per status di rifugiato. È questo il nodo del problema: il fatto che siamo lasciati soli e con Meloni siamo ancora più isolati”.
Che fine ha fatto il blocco navale?
“Finita la campagna elettorale la Meloni ha archiviato il blocco navale perché sa benissimo che è una soluzione inattuabile visto che l’Unione europea, così come tutti gli Stati democratici, rispetta il principio di non respingimento e l’obbligo di salvataggio di chi si trova in mare”.
La Corte di giustizia dell’Ue ha bocciato i respingimenti illegali praticati dalla Francia lungo il confine italiano.
“La sentenza della Corte ribadisce che la direttiva rimpatri va sempre applicata e che l’allontanamento forzato non deve mai essere un automatismo perché lede i diritti fondamentali dei migranti. Adesso siamo curiosi di ascoltare il commento di Matteo Salvini: difenderà i confini italiani o quelli francesi della sua amica Le Pen? Questa sentenza è sicuramente una buona notizia per i diritti dei migranti ma anche per l’Italia che aveva subito negli scorsi anni gli sconfinamenti della gendarmerie francese sul suo territorio per scaricare i migranti che provavano ad andare in Francia”.
FdI e Lega hanno votato contro le nuove regole Schengen.
“Chiamate la neuro. Lo stesso giorno in cui Salvini alla Camera attaccava l’Austria che aveva rafforzato i controlli alla frontiera con l’Italia, Lega e Fratelli d’Italia votavano contro le nuove regole Schengen che fissano limiti temporali più stringenti a chi chiude indiscriminatamente le frontiere dentro l’UE. La destra italiana è completamente nel pallone in Europa e a farne le spese è sempre l’Italia. Le nuove norme votate dal Parlamento europeo rendono più difficile respingere i migranti che attraversano irregolarmente le frontiere interne e questo potrà essere fatto solo nel corso di operazioni comuni di pattugliamento e quindi non effettuate più solo da uno Stato membro. Inoltre, in nessun caso sarà più possibile respingere i minori non accompagnati, le famiglie e i richiedenti asilo che oggi invece sono intrappolati in Italia”.
Sospesi i negoziati sul nuovo Patto per l’Asilo e i Migranti che prevede anche una forma di solidarietà obbligatoria da parte dei 27. Cos’è successo?
“È successo che al Parlamento europeo ci siamo stancati dei veti dei Paesi sovranisti, guarda caso alleati della Meloni. Abbiamo capito il loro gioco: in Consiglio accelerano sui dossier del pacchetto migrazione e asilo che chiedono di rafforzare le frontiere esterne, mentre rallentano o congelano tutto quando si discute di solidarietà come i ricollocamenti previsti dal regolamento crisi. E a pagarne le conseguenze è sempre l’Italia, il Paese che più di tutti avrebbe bisogno dell’approvazione di queste norme”.
Il memorandum con Tunisi è stato messo sotto accusa da diversi Stati – compresi Francia e Germania- e di fatto sono stati congelati i primi fondi da versare al governo tunisino.
“Io penso che l’Unione europea non debba mai cedere ai ricatti. Il Presidente tunisino Saied vorrebbe carta bianca per utilizzare i fondi europei secondo i propri voleri. Questo è per noi inaccettabile e fuori da tutte le regole europee che prevedono il controllo delle modalità di utilizzo di ogni fondo di cooperazione, così come un integrale rispetto dei principi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Bisogna prendere atto del fallimento del Memorandum Ue-Tunisia che va dunque stracciato”.
Le elezioni europee si avvicinano, come vede la prossima maggioranza al Parlamento europeo?
“Le forze nazionaliste non sfonderanno. Come Movimento 5 Stelle noi ci schiereremo dalla parte di chi chiede una maggiore integrazione europea e un’Europa più sociale, più verde e più giusta”.
Che messaggio è arrivato dall’Onu sulla guerra in Ucraina?
“I giornali hanno titolato su insulti e sedie vuote. Abbiamo perso l’occasione di far prevalere il dialogo. Io sono convinta che solo con una soluzione diplomatica potremmo cessare questa vergognosa guerra iniziata con l’invasione della Russia in uno Stato sovrano”.