La Rai sovranista diventa anche no vax. Il nuovo corso del servizio pubblico non è iniziato nel migliore dei modi, soprattutto per Marcello Foa. Che durante la trasmissione in onda su Radio Uno, Giù la maschera, ha invitato a parlare di Covid Massimo Citro della Riva, un medico sospeso dall’Ordine. Che si scaglia in diretta radiofonica contro i vaccini utilizzati per contrastare il Covid. Proprio nel periodo in cui i contagi sono in aumento e deve ripartire la campagna vaccinale. A segnalare la presenza del medico no vax sospeso dal suo Ordine proprio durante il periodo pandemico è stato l’esponente del Pd, Filippo Sensi.
L’ex medico Citro della Riva all’attacco dei vaccini anti-Covid nel programma condotto su Radio Uno da Foa
In tramissione Foa ha lasciato parlare Citro della Riva senza mai dissociarsi dalle sue parole. Il programma ha ospitato anche una visione completamente contrapposta a quella del medico no vax, con le parole dell’infettivologo Massimo Galli. Ma di certo non può bastare per lavarsi la coscienza e lasciare carta bianca al medico sospeso proprio per le sue posizioni su Covid e vaccini. Massimo Citro della Riva parla dell’inoculazione che avviene con il vaccino anti-Covid che introduce “nell’organismo una pericolosa tossina senza la minima attenuazione, che infatti produce tutti i danni che stiamo vedendo: è inutile che facciamo finta che non sia così”. La somministrazione, inoltre, a giudizio del medico sospeso “non serve a nulla perché non è un vaccino”. Non finisce qui, perché il dottore accusa i produttori che hanno “potenziato” il vaccino rendendolo ancora più pericoloso”. A suo giudizio è stato fatto “un disastro, è una volontà di fare del male: è evidente”.
La Rai prende le distanze dalle dichiarazioni del medico sospeso dall’Ordine. Ma nessuna censura per il conduttore
La Rai prende le distanze dalle dichiarazioni del medico sospeso dall’Ordine e si dissocia da affermazioni definite “pericolose”. Una presa di distanza che non prevede, però, una condanna nei confronti di Foa e della sua trasmissione, né un provvedimento più incisivo. Viale Mazzini afferma di dissociarsi “in maniera netta dalle affermazioni del medico” e da quelle “relative alle cure che non sarebbero state garantite ai malati di Covid e da quelle sull’efficacia e sui pericoli dei nuovi vaccini”.
Per la Rai si tratta di “affermazioni gravi che possono ingenerare confusione nell’opinione pubblica ed essere fuorvianti rispetto alla doverosa tutela della salute dei cittadini”. Nessun riferimento esplicito a Foa, come neanche dal direttore del Gr Radio Rai Francesco Pionati, che condanna quanto avvenuto nella trasmissione: “Non corrispondono in alcun modo né al mio personale pensiero né alla linea editoriale” le dichiarazioni di Citro della Riva. Pur non citando Foa, una mezza tirata d’orecchie da Pionati arriva quando dice che i conduttori, “in presenza di dichiarazioni estreme rese dai loro ospiti”, dovrebbero “chiarire che sono a titolo personale e non rispecchiano in alcun modo la posizione della redazione e della rete”.
Il conduttore non ha in alcun modo preso le distanze dalle affermazioni del medico no vax
Foa, invece, in trasmissione non ha in alcun modo preso le distanze. La condanna alle parole pronunciate durante la tramissione è arrivata anche dal comitato di redazione del giornale Radio e dall’Usigrai, che esprimono “sconcerto” e si dissociano dalle “posizioni anti-scientifiche andate in onda”. Il fatto che nessuno da studio abbia preso le distanze, secondo il cdr, è “indegno dei valori del servizio pubblico”. Tutta la Rai si schiera contro Foa, ma non basta prendere le distanze secondo il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, secondo cui “quella trasmissione e quel conduttore non possono continuare a danneggiare la credibilità della maggiore realtà culturale del nostro Paese”. Invece Foa, per il momento, non sembra venir messo in discussione.