Un colpo al cerchio e uno alla botte. Dopo Mario Draghi, l’Ue ricicla anche Enrico Letta. Ai due ex presidenti del Consiglio italiani è stato affidato il compito di redigere due diverse relazioni. La prima, quella di Draghi sulla competitività, è stata annunciata pochi giorni fa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
L’ex segretario del Pd, Enrico Letta, è stato incaricato dalla Commissione Ue di redigere una relazione sul futuro del mercato unico
La seconda, quella di Letta, è stata ufficializzata ieri e riguarderà il futuro del mercato unico. La decisione è stata formalizzata dalla Commissione europea con Spagna e Belgio (attuale e prossima presidenza di turno dell’Ue): all’ex segretario del Pd è stato chiesto di redarre “un rapporto indipendente di alto livello sul futuro del mercato unico”, che verrà presentato al Consiglio europeo di marzo 2024.
Se qualche giorno fa Giorgia Meloni definiva la scelta di Draghi come una “buona notizia”, viene da pensare che non valga lo stesso discorso per l’ex segretario del primo partito di opposizione al suo governo. Letta dovrà raccogliere i pareri di diversi organismi nazionali ed europei, tanto del mondo imprenditoriale quanto di quello sindacale e delle associazioni della società civile.
Secondo la Commissione è necessario, di fronte a “un mondo sempre più conflittuale, volatile e complesso”, uno “sforzo particolare in termini di ripensamento strategico”. Letta incontrerà i membri della commissione del mercato interno al Parlamento europeo nella giornata di martedì, dopo aver accettato il mandato: “Lavorerò con il massimo impegno nella continuità delle idee di J. Delors”, ha commentato l’ex presidente del Consiglio.