Una vera e propria rivolta contro il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sulla gestione dei rifiuti. Non solo dai sindaci e dalle associazioni ambientaliste che protestano contro il nuovo impianto di Santa Palomba. Ma anche da parte del terzo municipio, guidato dal suo stesso partito, ma che si oppone a una struttura nel sito dell’ex Tmb Salario. Tutti contro Gualtieri, quindi. Isolato persino dal suo stesso partito, oltre che dagli amministratori locali. Il Campidoglio, intanto, tira dritto e conferma che il bando per il termovalorizzatore di Santa Palomba arriverà presto. Nessun ripensamento nonostante le proteste che provengono dal territorio.
Protestano i sindaci della zona di Santa Palomba dove presto sorgerà il termovalorizzatore. E sempre per i rifiuti il III municipio a guida dem attacca Gualtieri
Partiamo dal terzo municipio di Roma, guidato dal Pd. La maggioranza, d’intesa con l’opposizione, ha approvato all’unanimità un atto che prevede che il presidente del municipio, Paolo Marchionne, chieda al sindaco di intervenire. In particolare Gualtieri dovrebbe invitare Ama a ritirare la richiesta di procedura di Valutazione di impatto ambientale per realizzare l’impianto per il trattamento delle terre di spazzamento nell’area dell’ex Tmb Salario.
Il nuovo impianto non avrebbe nulla a che fare con il Tmb, va detto: si tratterebbe di una struttura che deve raccogliere i residui provenienti dalle spazzatrici Ama che lavorano per le strade e dalla pulizia delle caditoie. Il consiglio municipale ha approvato all’unanimità quest’atto che dovrebbe portare il sindaco a rivedere i piani di Ama. Molto difficile che avvenga, in realtà. Intanto il municipio chiede di utilizzare quell’area per un asilo nido e per il “delicato ecosistema del fiume Tevere”.
Il secondo no Gualtieri lo prende in occasione dell’audizione della commissione Urbanistica e Rifiuti nel Consiglio regionale del Lazio. I sindaci dell’area di Santa Palomba, sia di centrodestra che di centrosinistra, hanno espresso la loro ferma contrarietà al termovalorizzatore che il Campidoglio costruirà proprio in quella zona. I primi cittadini definiscono l’impianto un “mostro ambientale” e chiedono a Gualtieri di pensare ad altre soluzioni e, soprattutto, ad altre azioni per ridurre i rifiuti e aumentare il ricorso alla differenziata porta a porta. Diverse le criticità segnalate per l’area da sindaci e associazioni ambientaliste, a partire dalla carenza idrica della zona individuata a fronte di una tecnologia che richiede invece un grande consumo di acqua.
Sull’ex Tmb Salario la maggioranza della circoscrizione vota contro il nuovo impianto pianificato da Ama
Espressi anche timori per la rete stradale già congestionata, che verrebbe aggravata dal transito dei mezzi pesanti. Altra lamentela riguarda le tempistiche: l’impianto sarebbe pronto solo dopo il Giubileo. Inoltre viene sottolineato il mancato coinvolgimento dei territori, non consultati prima della decisione sull’ubicazione del nuovo impianto. Le associazioni chiedono anche di valutare lo stato di salute della popolazione e il livello d’inquinamento della zona, considerando la presenza della discarica di Ronciglione nella stessa area. Alle audizioni non hanno partecipato rappresentanti del Comune di Roma né il commissario straordinario, Roberto Gualtieri.
Il Campidoglio fa sapere che il bando sul termovalorizzatore sarà pubblicato a breve
Assenze criticate dai sindaci e dal capogruppo in Regione Lazio del Movimento 5 Stelle, Adriano Zuccalà: “Un atto grave, che dimostra l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni regionali e locali e l’ennesima occasione persa di confronto con la società civile”. Il Campidoglio, intanto, prosegue sulla sua strada e rende noto che il bando sul termovalorizzatore “sarà pubblicato a breve”, come assicura l’assessora capitolina ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi. Che torna a garantire che l’impatto ambientale del nuovo impianto “sarà sostanzialmente nullo”.