La procura di Verbania ha chiesto il processo per otto persone per la tragedia della funivia del Mottarone: nell’incidente morirono 14 persone. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda sia persone fisiche che giuridiche.
In particolare si tratta del gestore Luigi Nerini, Gabriele Tadini, Enrico Perocchio, e, per Leitner, Martin Leitner, consigliere delegato, il presidente del Cda Anton Seeber e il dirigente Peter Rabansen. Processo chiesto anche per le due società Ferrovie del Mottarone srl e Leitner Spa. La chiusura delle indagini era stata disposta pochi giorni prima dell’anniversario della strage, a maggio.
Tragedia della funivia del Mottarone, chiesto il processo per 8 persone
La procura ha chiesto il processo con le accuse che sono, a vario titolo, di attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime. Per Tadini e Perocchio si aggiunge anche l’accusa di falso.
Ora sarà il gup a decidere sulla richiesta. Stralciata invece la posizione per sei tecnici di ditte esterne che si erano occupate, in subappalto, di controlli e lavori sulla funivia. L’inchiesta si concentra sulle ragioni per cui la fune si spezzò e quelle del mancato funzionamento del sistema frenante di sicurezza, dovuto all’inserimento dei forchettoni.
Sono state prodotte due perizie per accertare le cause dell’incidente, depositate a settembre del 2022 e poi discusse nel corso dell’incidente probatorio tra ottobre e dicembre. Dalle perizie è emerso che la fune era corrosa già molto prima dell’incidente e una corretta manutenzione avrebbe potuto rilevare il problema.