Passo indietro della Rai formato Meloni sul contratto di servizio: torna il riferimento alla valorizzazione del giornalismo d’inchiesta, su cui si era aperta una polemica negli scorsi mesi.
L’annuncio arriva dalla presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia: “Sono lieta e pienamente soddisfatta del fatto che la valorizzazione del giornalismo d’inchiesta sia inserita nel testo base del contratto di servizio Rai”.
Retromarcia Rai sul contratto di servizio: torna il giornalismo d’inchiesta
Floridia conferma che nel nuovo contratto di servizio ci sarà il riferimento al giornalismo d’inchiesta che era invece stato ridimensionato nella prima versione. La presidente della commissione di Vigilanza prosegue: “Il servizio pubblico ha in quest’ambito una tradizione e un’esperienza di valore inestimabile, portata avanti da professionisti encomiabili, che meritano di essere pienamente valorizzate e promosse”.
Floridia afferma di essersi battuta in prima persona per questo obiettivo, condiviso dai colleghi della commissione di Vigilanza. “Nei prossimi giorni – aggiunge – proseguirà il lavoro della commissione per giungere all’approvazione del parere. Ringrazio i relatori Maurizio Lupi e Antonio Nicita per il loro lavoro prezioso che stanno mettendo in campo su questo fronte”.
Il contratto di servizio
Lo schema del contratto tra ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Rai è attualmente all’esame della commissione di Vigilanza, a cui è richiesto di esprimere il proprio parere. Sarà quindi possibile presentare emendamenti alla bozza dei relatori.
Quando era stato presentato lo schema di contratto in consiglio d’amministrazione della Rai, erano subito nate le polemiche di opposizione e Usigrai per l’assenza di un articolo sulla valorizzazione del giornalismo d’inchiesta. La Rai sosteneva che comunque si facesse riferimento al giornalismo d’inchiesta nel capitolo sull’informazione e non fosse necessario un capitolo ad hoc. Ora si è intervenuti per ripristinare un riferimento più esplicito.