È bastata un’ora. Le risorse a disposizione per il bonus trasporti si sono esaurite in poco più di 60 minuti, trasformando il click day in una beffa per migliaia di persone. Un dato che evidenzia un problema che il governo finge di non vedere e che sembra ancor più grave di fronte all’aumento del costo dei carburanti che spinge le persone a utilizzare sempre di più i mezzi del trasporto pubblico.
In un’ora il budget messo a disposizione per il click day si è esaurito: la piattaforma era stata abilitata alle ore 8 di venerdì 1 settembre, permettendo agli utenti di effettuare una nuova richiesta per il bonus trasporti, che consente di acquistare abbonamenti ai servizi del trasporto pubblico.
La riapertura della piattaforma online del ministero del Lavoro e delle domande per ottenere il bonus era legata ai fondi residui generati dal mancato utilizzo di una parte dei buoni richiesti nel mese di agosto.
Bonus trasporti, tutto esaurito in un’ora: nuove richieste a ottobre
La riapertura di settembre si rivela, quindi, un flop con il boom di domande che lascia fuori migliaia di utenti intenzionati a chiedere il bonus trasporti. Sul sito, però, viene indicato che ci sarà una nuova finestra, che si aprirà il primo ottobre, per poter usufruire degli eventuali residui derivanti dal mancato utilizzo dei bonus richiesti a settembre.
Qualcosa del genere era già successo in passato: negli ultimi mesi l’accesso era stato bloccato proprio per l’esaurimento – momentaneo, come viene scritto sul sito – delle risorse stanziate. Evidentemente troppe poche per far fronte alle richieste dei cittadini che sperano nello sconto sugli abbonamenti del trasporto pubblico.
I fondi e il funzionamento dello sconto per l’abbonamento al trasporto pubblico
Il bonus è rivolto a tutti i cittadini con un reddito non superiore ai 20mila euro. La prima finestra era stata aperta il 17 aprile, con uno stanziamento totale di 100 milioni di euro. Il buono è nominativo e permette di acquistare abbonamenti ai servizi del trasporto pubblico: si possono richiedere sconti per l’acquisto di un solo abbonamento annuale o mensile di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale o per il trasporto ferroviario nazionale. L’importo massimo è di 60 euro.
Alla prima apertura le risorse si sono esaurite in pochi mesi e fino ad agosto sono stati emessi quasi 1,9 milioni di bonus. La misura era stata introdotta dal governo Draghi nel 2022, con un limite reddituale fissato a 35mila euro. Il governo Meloni l’ha ridimensionata, abbassando questo tetto e riducendo i finanziamenti.