Al mancato bagno di folla, si sono aggiunte le urla di un gruppo di contestatori che le ha gridato all’arrivo all’esterno della chiesa di San Paolo Apostolo: “Fascista di me…”, “assassina”, “vergognati, fai morire gli immigrati in mare”, “fai solo passerella” oltre alle proteste di alcuni abitanti contrari allo stop al Reddito di cittadinanza. La tanto attesa visita di ieri a Caivano per la premier Giorgia Meloni non è stata certo trionfale.
Temendo le proteste nelle chat di FdI è stato chiesto ai militanti di andare a Caivano a supportare la premier Meloni
A invitarla è stato il parroco don Maurizio Patriciello, che ha voluto che la leader di Fratelli d’Italia sapesse di più del degrado del Parco Verde, del Parco Iacp e di altre aree della cittadina a Nord di Napoli, dove sono fiorenti e numerose le piazze di spaccio. La comunità in questi giorni è rimasta sconvolta dopo aver appreso delle voci degli abusi nei confronti di due ragazzinie.
Che da Fratelli d’Italia temessero una giornata non proprio trionfale, lo dimostrerebbero anche alcuni messaggi che sarebbero stati inviati da un dirigente di Fratelli d’Italia ai cellulari degli esponenti locali del partito di cui Dagospia, che ha ripreso una voce rimbalzata dal Tg di La7, ha dato conto sul suo sito. “Signori, giovedì mattina ci sarà il presidente Meloni a Caivano per il grave accaduto. Dobbiamo mobilitarci per portare persone, ma non con simboli di partito”. E poi, “Le persone devono sembrare persone qualunque che accolgano Giorgia festanti anche per bilanciare eventuali contestatori (lì sarà pieno di redditi di cittadinanza)”.
L’organizzazione del sostegno farsa sarebbe dovuta rimanere segreta come si legge sempre nella chat: “Ovviamente in questa forma di messaggio non dovete farlo circolare a livello di base perché altrimenti arriva ai giornalisti e sembra che Meloni si fa organizzare la claque. Io ho scritto così a voi – sarebbero le parole del dirigente – perché siete un livello apicale di dirigenza. Consiglio di fare la mobilitazione con chiamate dirette e organizzando macchine di fedelissimi e gente intelligente”. Qualcuno all’esterno della chiesa di San Paolo Apostolo ha tentato di coprire le proteste con i cori “Giorgia Giorgia’’, ma le contestazioni si sono sentite lo stesso. La Meloni è giunta poco dopo le 12 al Parco Verde incontrando don Patriciello e l’arcivescovo di Caserta monsignor Spinillo.
Successivamente e per presiedere il comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza alla scuola Francesco Morano alla presenza tra gli altri del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, dal prefetto di Napoli Claudio Palomba. Proprio nel cortile della scuola Giorgia Meloni ha incontrato la stampa senza però rispondere ad alcuna domanda.
“Siamo qui per esprimere la solidarietà a vittime innocenti di un crimine disumano e infame – ha detto la premier – e per portare la presenza costante e autorevole dello Stato e della Repubblica”. Al di là delle parole sulla “fermezza dello Stato contro droga e criminalità” e di un controllo costante del territorio da parte delle autorità, di concreto Meloni lascia in dote solo l’annuncio della riqualificazione per 10 milioni di euro della piscina Delphinina, quella dove si sarebbero consumati gli abusi sulle minori, e l’assunzione di 20 docenti in più in 4 scuole di Caivano grazie ai fondi del decreto Sud (260 milioni di euro) di Valditara.
Tanta indignazione per l’eliminazione del reddito e per l’eccessiva mediaticità al Parco Verde come raccontato da alcuni presenti a La Notizia. “Io sono contraria all’eliminazione del Reddito di cittadinanza – le parole di Anna – non ho pensione. Che è venuta a fare a Caivano la Meloni? Ci ha rovinato”. “Al Parco Verde c’è tanta brava gente e non è successo qui questa violenza di cui si parla. Basta speculazioni su di noi” è invece l’invito di Rosa.