Cinque operai sono stati travolti e uccisi poco dopo la mezzanotte in un incidente Ferroviario sulla linea Torino-Milano a Brandizzo. Si tratta di addetti alla manutenzione ferroviaria, di una ditta esterna a Fs, investiti e uccisi da una motrice addetta alla movimentazione dei vagoni che viaggiava a 160 km/h.
Altri due operai, che stavano lavorando poco distante, sono riusciti ad evitare il locomotore e a mettersi in salvo. Sono stati soccorsi e trasportati in ospedale. La dinamica di quanto accaduto è al vaglio delle autorità competenti e di Rete Ferroviaria Italiana. Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti.
Sono state identificate le cinque vittime dell’incidente. Si tratta di Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli, Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, nato a Capua e residente a Brandizzo, Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, nato a Marsala e residente a Vercelli e Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso. Lavoravano tutti per la Sigifer di Borgo Vercelli, specializzata nella costruzione di linee ferroviarie. L’area dell’impatto è dotata di sistemi di videosorveglianza. I tecnici dello Spresal unitamente alla Polfer stanno raccogliendo tutti gli elementi utili.
La linea ferroviaria dove è avvenuta la tragedia è quella storica tra Milano e Torino, dove viaggiano i treni merci e quelli non ad alta velocità per i passeggeri. Al momento si registrano forti ritardi sulle tratte locali. La Polfer è al lavoro per comprendere come sia stato possibile che il convoglio abbia travolto gli operai al lavoro su uno dei due binari che coinvolgono la linea. Un errore di segnalamento è la causa più probabile. Decisive saranno le testimonianze del guidatore del convoglio, illeso, e dei due operai scampati all’impatto, che sono stati ricoverati in stato di shock.
Tragedia a Brandizzo, cosa è successo e come è possibile che il treno circolasse con gli operai al lavoro
Il punto da capire è come sia possibile che un treno è transitato in stazione, a 160 chilometri orari, con degli operai al lavoro. Anche su questo si stanno concentrando le indagini, che si baseranno sulle immagini registrate dalle telecamera di videosorveglianza della stazione per provare a scoprire qualcosa in più.
Il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, spiega che “non è da escludere che possa essersi trattato di un errore di comunicazione”. Dal punto di vista della mancata comunicazione, tocca capire se il problema abbia riguardato il transito del treno o, più probabilmente i lavori.
Difatti una prima ricostruzione investigativa dà per assodato che il treno non avesse informazioni sulla presenza degli operai e la procura di Ivrea sta cercando di accertare questa ipotesi ritenuta probabile.
Come viene spiegato dal responsabile comunicazione di RFI, Gianluca Dati, tutte le attività di questo tipo si svolgono in assenza di circolazione e ora i vertici di Ferrovie stanno verificando che sia stata rispettata la normale procedura.
Solitamente, infatti, prima dell’avvio dei lavori di manutenzione viene concesso un nulla osta formale e ora è necessario verificare che questa procedura sia stata rispettata per l’occasione. Al momento l’ipotesi più probabile è che la presenza degli operai non sia stata comunicata ai treni.