“Sono troppi” i migranti “che vengono distribuiti in Lombardia e senza fondi faremo fatica a gestirli”. Lo dice in una intervista a Repubblica Romano La Russa, fratello del più celebre presidente del Senato Ignazio Benito Maria nonché assessore alla Sicurezza e Protezione civile della Regione Lombardia. Il La Russa meno noto ne ha per tutti: se la prende con “gli sbarchi sulle coste del Sud” e perfino con “i continui flussi dall’Ucraina”. “Questa è un’emergenza umanitaria”, dice il La Russa minore dimenticando la retorica dell’invasione.
“In Lombardia non c’è più posto”. Il fratello di Ignazio La Russa contro il governo
Ben svegliato, Romano La Russa. Ci rimane un dubbio: a chi parla La Russa? Perché rilascia interviste? Non potrebbe porre le sue questioni al fratello dirigente del partito di governo Fratelli d’Italia (appunto) oppure scrivere alla sua segretaria nonché presidente del Consiglio Giorgia Meloni?
Qualcuno dovrebbe bussare sulle spalle dei politici di questa maggioranza e svegliarli dal beato sonno in cui pensano di poter dare la colpa agli altri. Qualcuno potrebbe dire all’assessore lombardo La Russa che nella stessa situazione sono in tutte le regioni d’Italia (per quanto poco gli possa interessare).
Dopo avere esercitato la propaganda sull’immigrazione (che invece richiede competenza e autorevolezza internazionale) ora i fratellini d’Italia stanno provando a passare direttamente alla rimozione. Nel loro magico mondo i Fratelli d’Italia sono sempre governati da poteri oscuri che li opprimono. Ma stavolta il vittimismo non funziona, al governo ci sono loro. E di oscuro c’è solo il futuro di un Paese governato così.