Salvini solo qualche mese fa, nei panni di ministro dell’Imprese e Infrastrutture, prometteva il taglio delle accise sul prezzo del carburante. Addirittura anche nel programma elettorale della Lega c’era la proposta. Oggi, il Governo Meloni ha annunciato che sulle accise non si farà nulla.
Quando Salvini annunciava il taglio delle accise sulla benzina
Le accise sui carburanti non si toccano e contro il caro benzina il governo non interverrà. A confermarlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in diverse interviste. La colpa degli aumenti dei prezzi, spiega Urso a Repubblica e Messaggero, è delle “scelte dell’Opec”. Mentre il taglio delle accise non è ritenuto percorribile perché le risorse servono al governo per finanziare altri interventi, come il taglio del cuneo fiscale.
Tuttavia, c’è qualcuno nel governo Meloni che aveva annunciato il taglio delle accise. Nel programma elettorale della Lega è scritto che tra le proposte c’è quella di “proseguire con misure transitorie di riduzione delle accise di gasolio, benzina e GPL”. E ancora: “La riduzione delle accise, da attuarsi come politica generale di riduzione del carovita, ha importanza fondamentale per garantire livelli minimi di competitività dell’autotrasporto”.
La promessa a febbraio: “Se il prezzo risale sopra i 2 euro il governo interverrà”
L’8 febbraio 2023 sempre Matteo Salvini, nei panni di ministro, prometteva che “se si arrivasse sopra i 2 euro, il Governo interverrà, come è stato già fatto l’anno scorso“. Anche la premier Meloni avrà cambiato idea una volta salita a Palazzo Chigi. Infatti, la leader di Fratelli d’Italia attaccava l’esecutivo Draghi. “Il Governo riduca subito accise e Iva e colpisca chi specula sul caro benzina”, aveva twittato il 15 marzo del 2022.
Tra le opposizioni, oggi, è arrivato l’attacco di Matteo Renzi su Twitter. “Il costo della benzina aumenta anche perché il governo Meloni ha aumentato le accise rispetto al governo Draghi. Questa è la verità. E lo ha fatto mentre stanziava 890 milioni di euro a favore delle società di serie A. Io sono stato il primo a denunciarlo e mi sono preso gli insulti dei tifosi. Ma la verità è che hanno dato i soldi ai presidenti delle squadre di serie A e li hanno tolti alla classe media. Questi sono i populisti che ci governano”.