Non è la prima volta che lo dice, ma sul punto Matteo Salvini sembra essere sempre più deciso: vuole un ritorno delle Province così come eravamo abituati a conoscerle prima del 2014. Vale a dire un pieno ritorno degli enti locali, con tanto di elezione diretta del presidente della provincia.
Il vicepresidente del Consiglio parla a margine di un incontro con i sindaci toscani e spiega: “Mi chiedono di reintrodurre le Province, io da segretario della Lega ne sono straconvinto. Le Province servono per sistemare scuole e strade ed è una battaglia, come Lega, che spero di portare al successo”. Parliamo di enti che erano stati ridimensionati – in vista di una abolizione – anche per evitare quello che spesso viene considerato un poltronificio.
Salvini vuole il ritorno delle Province
Secondo Salvini è giusto “tornare all’elezione diretta” del presidente della Provincia. “Con le competenze, la scelta diretta dei cittadini e i soldi perché altrimenti strade provinciali e scuole superiori, che devono essere gestite dalle Province, senza soldi e senza personale non hanno manutenzione”. E l’augurio di Salvini è che questi enti locali possano tornare “già nel 2024: sarebbe segnale di efficienza”.
Come funzionano oggi
Le Province oggi sono ancora esistenti, ma hanno competenze ridotte rispetto al passato. E non è prevista l’elezione diretta di presidente e consiglieri. Le modifiche sono state introdotte nel 2014 dalla legge Delrio: doveva essere il primo passo verso l’abolizione delle Province prevista dalla legge costituzionale del governo Renzi che è poi stata bocciata dal referendum del 2016.
La trasformazione si è fermata a metà e oggi le Province sono enti di secondo livello, quindi che non prevedono l’elezione diretta. Non sono, però, state abolite. Oggi il presidente della Provincia viene eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali di quel territorio: resta in carica quattro anni e può essere eletto solo se il suo mandato da sindaco non scade prima di 18 mesi.
Il Consiglio provinciale è composto dai sindaci e dai consiglieri comunali del territorio: resta in carica due anni. Il funzionamento è molto simile per le Città metropolitane (quindi gli enti che sostituiscono le Province nei grandi centri urbani), con la differenza che in questo caso il presidente non viene eletto, ma è sempre il sindaco del Comune capoluogo.