La guerra si sposta in Russia, con esplosioni e un vasto incidendo nella cittadina di Domodedovo, 37 chilometri a sud della capitale Mosca. La notizia viene riportata da diversi canali Telegram russi che riportano il racconto di testimoni oculari.
Le esplosioni avvengono dopo l’abbattimento di due droni nella notte tra martedì e mercoledì, eseguito dai sistemi di difesa aerea russi. Il primo sarebbe avvenuto nella zona di Domodedovo e un altro vicino all’autostrada di Minskoe, stando a quanto riferito dal sindaco della capitale Sergey Sobyanin.
L’offensiva della Russia in Ucraina
Prosegue intanto l’offensiva delle forze russe, che nella notte hanno lanciato un massiccio attacco con droni nella regione dell’Ucraina occidentale di Rivne: distrutto un deposito di petrolio nel distretto di Dubno.
Dubno è una località che si trova a circa 125 chilometri di distanza dal confine con la Polonia. Non ci sono vittime, secondo quanto riferito dal capo dell’amministrazione militare regionale, Vitaliy Koval, che parla di almeno 45 persone delle squadre di soccorso sul posto.
La Polonia invia 10mila soldati al confine con la Bielorussia
La Polonia ha annunciato che invierà, fino a dicembre, altri 10mila soldati aggiuntivi al confine con la Bielorussia, con l’obiettivo di rafforzare la guardia di frontiera. A dirlo il ministro della Difesa, Mariusz Blaszcza, spiegando che circa 4mila di loro sosteranno la guardia di frontiera direttamente e altri 6mila saranno nella riserva. L’obiettivo è quello di mandare un messaggio all’aggressore, “in modo che non osi attaccarci”.