Naufragio al largo di Lampedusa, 69 superstiti, 32 dispersi, 2 morti, di cui un bimbo di due anni e una donna incinta di 9 mesi. Sono arrivate, nella tarda sera di ieri, le due motovedette della Guardia Costiera con a bordo i migranti salvati in mare e i due corpi senza vita.
69 superstiti, 32 dispersi e 2 morti. È il bilancio degli ultimi due naufragi avvenuti al largo delle coste di Lampedusa
Una motovedetta ha recuperato 29 migranti e il corpo del bimbo ivoriano di due anni, l’altra è arrivata al molo Favaloro con 18 uomini, 10 donne e la salma della donna ivoriana incinta di 9 mesi che viaggiava con il marito. I due cadaveri sono stati subito trasportati nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, in mattinata è prevista l’ispezione cadaverica.
Secondo il racconto dei superstiti risulterebbero 32 dispersi, verosimilmente morti tra le onde. I due barchini sarebbero partiti da Sfax (Tunisia) tra mercoledì e giovedì scorso, entrambi naufragati per le pessime condizioni meteo che persisteranno ancora nei prossimi giorni.
Tutti i migranti sono subsahariani, provenienti dalla Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali e Senegal, tutti trasportati all’hotspot sui mezzi della Croce Rossa Italiana, due sono stati trasportati in ambulanza al Poliambulatorio dell’isola e successivamente con elisoccorso del 118 ad Agrigento. Gli uomini della Guardia Costiera con il mare forza 5, hanno operato in uno scenario complicato con onde fino a 4 metri.
“Si prevede mare mosso ancora per qualche giorno – dichiara il Questore di Agrigento Emanuele Ricifari all’Italpress – speriamo che si fermino e non vengano indotti a mettersi in viaggio e prendere il largo, con questo mare molto mosso sarebbe una mattanza”.
2.412 i migranti ospiti al momento dell’hotspot. I trasferimenti sono bloccati
Sono 2.412 i migranti ospiti al momento dell’hotspot di Lampedusa, dove nella tarda serata di ieri sono giunti anche i 57 naufraghi degli ultimi due naufragi nel canale di Sicilia. Per oggi, così come è stato ieri, non sono previsti trasferimenti: il mare forza 5 a causa del forte vento di maestrale impedisce a traghetti di linea ed aliscafi di collegare le Pelagie con la terraferma. Anche per questo motivo durante la notte non si sono registrati sbarchi sull’isola.