Doveva diventare una vera e propria città all’interno dell’ateneo universitario, una struttura universitaria sede di attività didattica e scientifica, “aperta a rappresentare il mondo della scienza e dell’avanguardia tecnologica”, come ebbe a dire nel 2015 l’allora rettore dell’università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli. E invece la Città dello Sport con la sua copertura reticolare di ferro, la cosiddetta “vela di Calatrava” (nella foto) dal nome dell’archistar spagnolo che l’ha progettata, da due anni passata in proprietà dell’Agenzia del Demanio, è oggi l’emblema dell’incompiuto italiano.
L’Italia è invasa da opere incompiute: secondo l’ultimo report se ne contano ancora 372 costate
Stando all’ultimo quadro economico aggiornato, l’importo per i lavori ad oggi supera i 600 milioni di euro, ma per ultimare l’opera ormai da anni sarebbero necessari altri 400 milioni. Tutto fermo perché i lavori, pur essendo stati avviati, “risultano interrotti entro il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione, non sussistendo, allo stato, le condizioni di riavvio degli stessi”.
I cantieri finora sono costati 2,5 miliardi di euro. Ma per ultimare i lavori servirebbero altri 1,3
E così mentre Matteo Salvini parla di Ponte sullo Stretto, l’Italia è invasa da opere incompiute: secondo l’ultimo report aggiornato al 31 dicembre 2022, si contano ancora 372 incompiute costate finora oltre 2,5 miliardi di euro. E per ultimare dighe, residenze per anziani, palazzetti dello sport, ponti rimasti a metà e scuole mai inaugurate occorrerebbero ancora 1,3 miliardi di euro. Tra le Regioni spicca la Sicilia con 138 opere nel 2022. Solo due anni fa, nel 2020, erano 133. Il divario è significativo: l’iso è seguita dalla Sardegna in cui, però, se ne trovano “solo” 47.