“C’è rabbia, confusione sociale: state lasciando assistenti sociali, Comuni da soli e siete gli unici responsabili. State spaccando consapevolmente il Paese”. È quanto ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, intervenendo in Aula alla Camera in replica alla ministra Calderone al question time sul Reddito di cittadinanza.
“Avete illuso queste persone di rimpiazzare il reddito di cittadinanza con corsi di formazione – ha proseguito l’ex premier -, li avete insultati chiamandoli divanisti ma dopo 8 mesi. Abbiamo scoperto che chi non vuole lavorare è questo governo, chi non vuol fare nulla siete voi, i divanisti siete voi”.
“Meloni prometteva mille euro al mese e ora con un sms dice che da domani il reddito di cittadinanza è cancellato a 169mila famiglie”
“Ho ascoltato la sua risposta – ha detto ancora Conte – ed è in linea con lo spirito di Palazzo Chigi: freddo burocratrese. Giorgia Meloni prometteva mille euro al mese e ora con un sms dice che da domani il reddito di cittadinanza è cancellato a 169mila famiglie. Faccio un appello al governo – ha aggiunto il presidente del M5S – ripensateci e convocate un Consiglio dei ministri fermatevi, bloccate questo scempio mandate un sms a tutte queste persone chiedendo scusa”.
Cgil: “Prorogare almeno fino al termine del 2023 il reddito di Cittadinanza”
Anche la Cgil considera “deludente” l’intervento della ministra Calderone al question time sul reddito di cittadinanza e parla di “assenza di concrete risposte”. “Ribadiamo con forza – dice la segretaria confederale Daniela Barbaresi – la nostra richiesta di prorogare almeno fino al termine del 2023 il reddito di Cittadinanza, unico strumento universale di contrasto alla povertà, affinché nessuno venga lasciato solo”.
“Il Governo, indulgente con gli evasori e spietato con i poveri – sostiene la dirigente sindacale – continua ad andare avanti senza ascoltare nessuno, con un atteggiamento di crudeltà e insofferenza verso chi si trova in condizioni di bisogno. Una ragione in più – conclude – per proseguire la mobilitazione per non lasciare soli coloro che stanno peggio e per cambiare le politiche sbagliate dell’Esecutivo”.
Calderone: “Le misure di superamento del Reddito di cittadinanza sono volte a tutelare le persone e i nuclei con fragilità”
“In relazione alle misure di superamento del reddito di cittadinanza, le misure introdotte da questo Governo con il decreto Lavoro, in particolare l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro, sono volte a tutelare le persone e i nuclei con fragilità, nonché a sostenere i soggetti, di età compresa tra i 18 e i 59 anni, appartenenti a nuclei vulnerabili nella ricerca di un’occupazione” ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone.
“Con riferimento alla sospensione del reddito di cittadinanza per chi ha già fruito di 7 mensilità e dei riflessi del nuovo impianto normativo, alcune regioni hanno evidenziato di aver già avviato una proficua collaborazione con le sedi territoriali dell’Inps” ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo.
Per quanto riguarda, invece, i nuclei in condizione di fragilità particolare, i servizi sociali, ha detto ancora il ministro, “hanno già avviato la fase della valutazione multidimensionale successiva alla presa in carico, avvenuta, sin dai primi giorni del mese di luglio, per 88.000 soggetti. Successivamente questa platea, dopo una fase transitoria nella quale continuerà a percepire il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, beneficerà, senza alcuna interruzione, dell’assegno di inclusione, a partire da gennaio 2024”.
“Qualcuno soffia, cercando di costruire dissenso”
“Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è concentrato con attenzione ed estrema scrupolosità. Questo Governo, attraverso l’incentivo al lavoro e il sostegno necessario ai nostri concittadini più fragili, impiega ogni ora del suo tempo per contrastare e ridurre quel disagio sociale su cui qualcuno soffia, cercando di costruire dissenso”, ha concluso Calderone.