Guerra in Ucraina, dopo l’attacco dei droni di Kiev nel cuore di Mosca è arrivata la condanna da parte dell’Onu. Da Mosca, invece, arriva nuovamente la minaccia di utilizzare l’atomica.
Guerra in Ucraina, l’Onu condanna l’attacco dei droni su Mosca
La scorsa notte “diversi droni sono stati abbattuti mentre cercavano di dirigersi verso Mosca. Uno ha colpito lo stesso grattacielo dell’ultima volta”, ha detto su Telegram il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin. Un attacco condannato, a sorpresa, anche dall’Onu: “Non abbiamo alcuna informazione di prima mano su chi sia responsabile di questo attacco. Ma certamente, siamo contrari a qualsiasi attacco alle strutture civili e vogliamo che cessino”.
Anche il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby ha condannato gli attacchi dei droni ucraini in Russia: “Li abbiamo visti in passato. Voglio solo dire molto chiaramente che noi non incoraggiamo, né facilitano, gli attacchi all’interno della Russia”.
“Abbiamo avuto colloqui con gli ucraini riguardo alle nostre preoccupazioni sugli attacchi all’interno della Russia. La nostra posizione è che vogliamo focalizzarci sulla guerra all’interno dell’Ucraina, vogliamo assicuraci che abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per avere successo in questa controffensiva”, ha sottolineato Kirby.
La Russia minaccia di rispondere con l’atomica
Ogni qual volta Mosca viene attaccata la risposta è sempre la minaccia di utilizzare l’atomica. A paventare questo tipo di attacco, come era avvenuto altre volte, è sempre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dimitry Medvedev. Anche il presidente bielorusso, Alexandr Lukashenko non esclude nulla: “Speriamo di non dover usare le armi nucleari”.
Intanto, l’esercito russo potrebbe ben presto essere rinfoltito: Mosca potrebbe arrivare a schierare fino a cinque milioni di soldati. Tuttavia, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov annuncia che non verranno introdotte ulteriori misure di sicurezza, in quanto “tutti i provvedimenti possibili sono già stati presi”, segno che l’attacco dei droni non assortito forse gli effetti che si aspettava il presidente ucraino Zelensky.