Non si offenderanno il compagno del presidente del Consiglio, i giornalisti che gridano al complotto, gli altri giornalisti che invitano all’adattamento, i politici che ancora confondono clima e meteo e tutto il resto della masnada che si sta agitando in questi giorni se riporto le parole del Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, dopo la pubblicazione del report Copernicus Climate Change Service secondo cui luglio 2023 sarà il mese più torrido di sempre.
L’Onu certifica che il clima è cambiato. Solo i cretini sono sempre gli stessi
Temperature che – si legge nel rapporto – sono correlate all’ondata di caldo che ha colpito gran parte del Nord America, dell’Asia e dell’Europa scatenando incendi devastanti dal Canada alla Grecia. Un fenomeno che – si legge ancora – ha avuto un impatto importante sulla salute delle persone, sull’ambiente e sull’economia. Il precedente mese più caldo mai registrato era stato luglio 2019.
Il picco si è toccato il 6 luglio quando la temperatura media giornaliera dell’aria ha superato il record stabilito nell’agosto 2016 diventando così il giorno più caldo mai registrato. “A meno di una mini-era glaciale nei prossimi giorni, il luglio 2023 frantumerà i record su tutta la linea”, dichiara Guterres.
“Per l’intero pianeta, è un disastro. E per gli scienziati è inequivocabile: la colpa è degli esseri umani”. Un andamento che – a dire del Segretario generale delle Nazioni Unite – è “coerente” con le previsioni e gli avvertimenti che vanno avanti da anni- “L’unica sorpresa – dice ancora – è la velocità del cambiamento”. L’era del riscaldamento globale è finita – dice l’Onu -. Ora è l’era dell’ebollizione globale”. Solo i cretini restano gli stessi.