Cumuli di rifiuti, odori nauseabondi, cassonetti pieni e sacchetti lasciati per strada. Tutto questo sotto un sole cocente che non fa che peggiorare la situazione. Soprattutto dal punto di vista olfattivo. Così girare per le strade di Roma diventa una sfida: l’aria, in alcune zone, è quasi irrespirabile e l’olfatto è messo a dura prova. Quello dei cittadini, ma anche quello dei turisti. Perché il problema riguarda anche il centro, con un’emergenza rifiuti che va avanti ormai da settimane e non ha ancora trovato una soluzione.
Il sindaco, Roberto Gualtieri, promette che la situazione migliorerà presto. Ma ammette anche che ci vorrà tempo per risolvere del tutto il problema. Il meccanismo della raccolta, come afferma il primo cittadino, verrà “rimesso in moto” per la riapertura della scuola, secondo quello che è “l’auspicio” del Campidoglio. Cioè se ne parla a inizio-metà settembre. E intanto i romani e i turisti saranno costretti ad altri quasi due mesi di sofferenza. Gualtieri dice di non essere preoccupato per ciò che avverrà sul medio termine, convinto che si possa uscire dall’emergenza nel giro di pochi mesi, “rimettendo in piedi il sistema della raccolta”.
Ma il problema nell’immediato non verrà risolto. In aiuto del sindaco potrebbe arrivare il consueto spopolamento che vive la Capitale nel mese di agosto, con tante persone che lasciano la città per le vacanze e la produzione di rifiuti che si dimezza. Certo è che se la spazzatura non viene raccolta per giorni, anche senza che si formino dei cumuli, il rischio di odori nauseabondi per le strade della città resta.