Il gruppo Wagner non esiste. A dirlo è il presidente russo, Vladimir Putin, spiegando che le truppe paramilitari non esistono da un punto di vista giuridico. In un’intervista al quotidiano Kommersant, Putin parla del tema apertamente per la prima volta dopo la tentata rivolta guidata da Yevgeny Prigozhin.
“Ebbene, la Wagner non esiste”, esclama il presidente russo quando gli viene chiesto un commento sull’ipotesi che il gruppo continui a essere un’unità di combattimento. La spiegazione è semplice: “Non abbiamo una legge per le organizzazioni militare private, semplicemente non esiste. C’è un gruppo, ma legalmente non esiste”.
Per Putin la Wagner non esiste
Il presidente russo parla ancora dell’ipotesi che venga riconosciuta giuridicamente la milizia Wagner: “Si tratta di una questione separata rispetto alla legalizzazione vera e propria. Ma è una questione che dovrebbe essere discussa dalla Duma di Stato, dal governo. Non è una questione semplice”.
La Wagner non combatte più in Ucraina
Ora i combattenti della Wagner non partecipano più in “maniera significativa” alle operazioni di combattimento in Ucraina, secondo quanto riporta il Pentagono. Che fa sapere anche che le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti sono state consegnate a Kiev.
Per Biden, Putin ha già perso la guerra
Il presidente Usa, Joe Biden, afferma che Putin “ha già perso la guerra in Ucraina” e le sue minacce di ricorrere all’arma nucleare “non costituiscono una prospettiva reale”. Il presidente ha parlato, da Helsinki, anche del vertice Nato di Vilnius e dell’adesione all’Alleanza dell’Ucraina: “Il problema non è sapere se debba o meno entrare nella Nato, ma quando potrà entrarvi. Ed entrerà”.
Infine una battuta su Prigozhin: “Deve stare attento a ciò che mangia”, afferma Biden ironizzando sul rischio che l’ex comandante delle milizie mercenarie della Wagner venga avvelenato dopo la tentata – e fallita – rivolta del 24 giugno.