Stipendi più alti per i presidenti dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati. Per i capigruppo viene introdotta una indennità aggiuntiva pari a quella già prevista per i presidenti di commissione: si tratta di 2.226,92 euro lordi al mese, ovvero 1.269,34 netti.
L’indennità è prevista anche per i presidenti delle componenti del Gruppo Misto, anche se per loro viene ridotta alla metà. La decisione è stata presa dall’Ufficio di presidenza di Montecitorio con la delibera 45/2023. Per il 2023 l’indennità aggiuntiva sarà a carico dei bilanci dei gruppi parlamentari, mentre dal 2024 verrà erogata direttamente dalla Camera.
Da dove vengono i soldi per gli aumenti di stipendio dei capigruppo
Le risorse necessarie per erogare l’indennità aggiuntiva ai capigruppo verranno prelevate dal contributo concesso ai gruppi parlamentari. Questo vuol dire che l’operazione è ritenuta a invarianza di spesa rispetto al bilancio complessivo della Camera: non ci saranno, dunque, spese aggiuntive.
Non sarà consentito il cumulo di più indennità d’ufficio: in caso di più incarichi, quindi, spetta solamente “l’indennità di ammontare più elevato”.
Chi ha votato a favore dell’introduzione dell’indennità
La delibera, secondo quanto emerso, è stata votata dal centrodestra e dal Movimento 5 Stelle, che si è quindi espresso a favore dell’indennità aggiuntiva. Invece Pd, Alleanza Verdi-Sinistra e Italia Viva si sono astenuti quando si è votato in Ufficio di presidenza.